L'Italia torna a tremare. Alle 13.37 una forte scossa di Terremoto ha colpito Fornovo di Taro, in provincia di Parma, dove al momento non si registrano feriti, crolli o danni seri a persone ma solamente tanta paura. La scossa, di magnitudo 4.4, è stata seguita da molte repliche di assestamento nelle zone limitrofe, che però non hanno mai superato i 2.6 gradi. La scossa è stata distintamente avvertita dai cittadini che si sono immediatamente riversati nelle strade in attesa che finisse.

Le prime testimonianze parlano di un'altra scossa di terremoto avvertita pochi minuti prima, intorno alle 13.10 con epicentro a Varano de' Melegari e di magnitudo pari a 3.3, sempre in provincia di Parma.

Già molte famiglie, infatti, avevano deciso di lasciare l'abitazione a scopo precauzionale trovandosi per strada nel momento della scossa più forte.

Situazione dopo il 2012

Era sempre di domenica, il 20 maggio del 2012, quando nel cuore della notte, Bologna fu svegliata da un forte terremoto. Una scossa di 6 gradi fece tremare il capoluogo e le zone limitrofe per quasi venti secondi. Un'ora dopo, alle 05.03, un'altra scossa di 5 gradi ferì profondamente Finale Emilia dove resterà per sempre impressa negli occhi di tutti la torre dell'orologio squarciata a metà. Il risultato fu catastrofico: danni, crolli, scuole chiuse, infrastrutture bloccate per giorni e la costante paura che le vibrazioni durassero per almeno altre due settimane.

Quello di oggi è stato il terremoto più forte degli ultimi cinque anni che, pur non avendo procurato danni a persone o cose, ha risvegliato gli animi già impauriti degli emiliani.

Pericolosità sismica

L'Italia è una zona fortemente sismica e, purtroppo, spesso si registrano scosse più o meno forti che provocano seri danni sia ai paesi colpiti sia alle persone.

Solamente negli ultimi anni si sono susseguite una serie di notizie dolorose, da Amatrice a Norcia, al L'Aquila nel 2009 che hanno sconvolto intere popolazioni provocando cicatrici indelebili nelle parti colpite.

Nel 2004 è stata pubblicata una mappa con la pericolosità sismica nelle diverse regioni italiane che mette in risalto le zone più pericolose dalla quale si evince come siano ben poche le zone considerate sicure, ad eccezione della Sardegna che non può essere considerata sismica.

In particolar modo è emerso come la zona delimitata principalmente dagli Appennini, partendo dall'Emilia Romagna ed arrivando in Calabria, risulta essere altamente pericolosa e, purtroppo, costantemente soggetta a scosse più o meno forti e a continui terremoti.