A distanza di qualche mese dall'entrata in vigore della 'Direttiva europea sui tabacchi', è in arrivo una nuova stangata per il mercato della sigaretta elettronica. In seguito all'approvazione di un emendamento al decreto fiscale, sarà vietata la vendita online delle e-cig. La norma, approvata dalla Commissione Bilancio del Senato su iniziativa di Simona Vicari (Alternativa Popolare), ha come scopo principale quello di recuperare l'evasione fiscale derivante da questo mercato.

Stop vendita online sigaretta elettronica

Adesso, la palla passa a Camera e Senato, che dovranno approvare in via definitiva il testo normativo.

Con l'emanazione della legge, soltanto le tabaccherie e i punti di rivendita autorizzati potranno vendere le sigarette elettroniche. L'emendamento, se verrà posto in essere, porterà - con ogni probabilità - alla chiusura dei tanti siti presenti su internet adibiti alla vendita online di nicotina e dei dispositivi per lo svapo. Se dovesse entrare in vigore questa legge, il mercato della sigaretta elettronica passerebbe sotto il controllo esclusivo dei 'Monopoli di Stato'. Come anticipato, il testo normativo è destinato a stoppare l'evasione fiscale in questo settore: secondo i dati raccolti, infatti, a causa della mancanza di controlli alle frontiere e dei prezzi più bassi praticati all'estero, lo Stato incasserà solo 4 milioni di euro a fronte dei 115 milioni previsti.

Una differenza sicuramente marcata e che, evidentemente, ha portato i legislatori ad operare in questa direzione.

Nuove regole per i negozi online

Al momento, comunque, i negozi online potranno continuare ad esercitare normalmente la loro attività. Dopo l'emanazione della legge, AAMS avrà tempo sino al 31 marzo 2018 per stabilire regole e requisiti per il rilascio di nuove licenze e per il mantenimento di quelle attualmente in essere.

Ma sarà conveniente tenere aperto un sito di e-commerce sulle sigarette elettroniche e sulla vendita di nicotina online? Al momento, non è possibile rispondere con precisione alla domanda, dal momento che dai 'Monopoli di Stato' non trapela ancora nulla sulle tassazioni future in materia di dispositivi elettronici per lo svapo.

Tuttavia, da quel che si apprende dalla relazione tecnica, lo scopo del Governo sarebbe quello di scoraggiare la vendita di e-cig su canali difficilmente controllabili (come può essere il web), in modo tale da favorire una riduzione significativa del mercato illegale.