Il 20 novembre 2017 è stato inviato dal METI, l'organizzazione internazionale che si occupa cercare altre forme di vita intelligente nell'Universo, un messaggio in musica. Sarebbe dunque diretto ad eventuai extraterrestri: il pianeta in questione si chiama GJ273b e dista 12 anni luce dalla Terra.

Il METI ed il messaggio

Gli alieni: esistono oppure no? Non si ha ancora una risposta certa e su questo tema si susseguono da anni pareri diversi, polemiche ed opinioni controverse. Ma una cosa è certa: il 20 novembre 2017 un gruppo di ricercatori e studiosi del METI ha inviato un messaggio musicale diretto agli alieni, sempre se esistono e se siano in grado di comprendere il messaggio e, eventualmente, di rispondere.

Il lavoro del METI è proprio questo, si tratta di un'organizzazione il cui compito è quello di elaborare messaggi e segnali dirigendoli su altri pianeti, alla ricerca di forme di vita che, se ovviamente esistono, siano in grado di contraccambiare. METI, di fatto, sta per 'Messaging to Extra-Terrestrial Intelligence'. Gli studiosi di quest'organizzazione hanno dunque inviato il messaggio su un pianeta distante dalla Terra 12 anni luce: battezzato GJ273b. Perché è stato scelto proprio questo pianeta? Perché è abbastanza 'vicino', se così si può dire, al nostro e, inoltre, sulla sua superficie ci sarebbe una temperatura adeguata a permettere lo stato liquido di un elemento, dunque c'è possibilità che esista acqua.

Sarebbe la condizione di partenza per permettere la vita così come è concepita sulla Terra. Ad ogni modo, se qualcuno sarà in grado di ricevere il messaggio, la risposta non arriverà prima del 2042: almeno 25 anni di attesa, sempre che qualcuno risponda.

Quale messaggio è stato inviato

Comunicare nello spazio è come gettare un ago in un pagliaio e la cosa più difficile è individuare la forma di comunicazione da utilizzare.

Le parole, per come le intendiamo sulla Terra ed in qualunque lingua conosciuta potrebbero essere inutili dinanzi a forme di vita diverse da quella umana. Motivo per cui gli studiosi del METI hanno a lungo riflettuto per capire come creare il messaggio ed inviarlo, e soprattutto cosa scrivere. 'Scrivere', però, non è la parola adatta perché non è stato scritto alcun messaggio, piuttosto è stata inviato su GJ273b un tema musicale: gli studiosi del METI ritengono, infatti, che la miglior forma di comunicazione con eventuali creature extraterrestri possa essere il suono.

Il messaggio è stato composto anche grazie all'aiuto degli organizzatori del Festival Sónar di Barcellona, una kermesse che abbraccia musica e tecnologia, ed è composto da un sistema binario che unisce suoni e matematica: ci sono due frequenze che si alternano e ci sono prima suoni di base che durano poco, poi se ne aggiungono altri di maggiore durata. Insomma, se gli alieni esistono e se riusciranno a decodificare il messaggio e rispondere, nel 2042 si potrà ufficialmente dire che gli umani non sono soli nell'Universo.