A Londra una neonata è nata con il cuore fuori dal corpo ed è stata soggetta ad un intervento per inserire nuovamente l'organo all'interno del suo corpo. Fortunatamente la bambina è riuscita a sopravvivere e l'operazione è andata a buon fine. Per sapere di più continuate a leggere l'articolo.

La storia della bambina

I genitori dalla bambina hanno scoperto il disturbo della piccolina attraverso un'ecografia, dopo la quale i medici hanno prontamente consigliato alla donna l'interruzione della sua gravidanza perchè le possibilità che la piccola sopravvivesse erano considerate pari a zero.

Naomi e Dean Wilkins, la coppia che ha concepito la bambina, non ha però dato ascolto ai dottori e la gravidanza è stata portata avanti fino in fondo. Ecco le parole della mamma: 'Dentro o fuori dal corpo, il cuore di mia figlia batteva e non mi sono sentita di fermarlo'.

La bambina è nata negli scorsi giorni attraverso un parto cesareo per evitare l'insorgere di infezioni e da allora ha subito tre interventi chirurgici. Vanellope, così si chiama la bambina, è ancora ricoverata nell'ospedale di Leicester. Ben 50 persone hanno partecipato all'intervento decisivo che ha riportato il cuore della piccola all'interno del suo corpo e il foro nel petto è stato poi richiuso attraverso alcune parti di pelle prese sempre dal corpo della piccolina.

Le parole dei medici

Sia i genitori che i medici sono rimasti molto felici dai risultati ottenuti e dal fatto che Vanellope sia riuscita a salvarsi da un destino quasi segnato. Frances Bulock, cardiopediatra che ha assistito la bambina, ha rilasciato alla Bbc le seguenti dichiarazioni: 'In un prossimo futuro speriamo di poter inserire una sorta di protezione ossea davanti al cuore, magari usando una tecnica di stampanti tridimensionali o con qualcosa di organico che nasca dentro la bambina'.

Prima della nascita di Vanellope, i medici erano molto pessimisti sulla questione, ma adesso si è accesa qualche speranza in più, anche se la strada per un completo recupero è ancora molto lunga e dubbiosa.

La bambina per adesso è tenuta in vita da un respiratore artificiale ed il prossimo passo sarà quello di togliere questo supporto.

In tutto il mondo, pochi bambini sono sopravvissuti a questa patologia, come ad esempio Audrina Cardenas nata nel 2012 che è arrivata a casa circa tre mesi dopo dalla sua nascita, con uno scudo di plastica inserito nel suo cuore per proteggere l'organo.