Le notizie di cronaca del 22 settembre hanno posto l'attenzione sullo chef Antonino Cannavacciulo e la 'sorpresa' fatta dai Nas di Torino nel suo rinomato Bistrot. Come ben commentato da numerose testate italiane, il blitz dei Nas ha portato alla luce diversi problemi legati alla gestione degli alimenti presenti nel famoso ristorante di proprietà dello chef Cannavacciulo, indispettito da quanto successo, specie perchè il popolo del web e della televisione hanno, in diversi casi, sparato a zero sul personaggio noto al per esser stato al timone di Masterchef e "Cucine da Incubo".
Canavacciuolo: cibi congelati non segnalati
Ma Antonino Cannavacciulo non è per nulla abituato alle luci dei riflettori a causa di suoi pasticci in cucina, specie perchè è proprio lui a scovare cuochi e ristoranti non degni del nome che portano: la visita dei Nas di Torino al boss di "Cucine da Incubo" ha evidenziato una serie di alimenti nell'abbattitore, fra questi carne, pesce, pasta e una serie di altri cibi.
E allora? Niente di eclatante, se non fosse che l'operazione di abbattere il cibo è consentita dalla legge, ma dev'essere ben menzionata all'interno del menu. Peccato che in quello del Bistrot di Cannavacciulo nulla fosse scritto, da qui la multa di 1500 euro oltre che ad una denuncia per frode ai danni della moglie, Cinzia Primatesta, e del direttore del locale Giuseppe Savoia.
Osservando le norme imposte dalla legge, il pesce abbattuto dev'essere infatti esplicitamente indicato sulla carta, ma nel caso dello chef tale precisazione era fatta solo in fondo al menu, particolare che poteva lasciar credere ai clienti come il cibo servito fosse tutto fresco e non congelato come realmente era: un errore giudicato in malafede da chi ha compiuto il blitz, ormai diventato virale sul web, sulla carta stampata e fra i fan che con affetto hanno sempre seguito gli show di Cannavacciulo.
Masterchef diventa una 'maledizione'
Il Bistrot di Torino deve adesso far fronte alla multa da 1500 euro ma anche con le due denunce subite, che chiaramente faranno perdere una buona dose di clienti al conduttore di "Cucine da Incubo". Antonino Cannavacciulo però non ci sta e, in un'intervista a Repubblica, ha avuto modo di sfogarsi per quanto successo in quel di Torino.
Dopo aver ribadito di essere a conoscenza dell'obbligo dell'abbattitore, lo chef ha precisato come il suo sia stato un errore, ma non in malafede. "Certo che, con storie come questa, viene voglia di andarsene": questa la frase pungente del napoletano, che ha inoltre chiarito come secondo lui "la frode sia un'altra cosa, ovvero ingannare i clienti", cosa mai fatta negli anni di lavoro dal giudice di Masterchef.