Si fanno sempre più sconcertanti le circostanze in cui Vittorio Brumotti, inviato di “Striscia la Notizia”, finisce per ritrovarsi ad ogni nuova inchiesta sul problema dello spaccio di droga. Stavolta al lancio di bottiglie e di bucce di banana vanno ad aggiungersi due colpi di pistola.

Il servizio per Striscia la Notizia

È successo nel pomeriggio di sabato 2 dicembre. Il campione di bike trial insieme ai suoi collaboratori si trovavano a Roma nel quartiere San Basilio, tra via Carlo Tranfo e via Luigi Gigliotti, dove si erano addentrati per documentare la vendita di stupefacenti che avviene alla luce del sole.

Lo spaccio, stavolta, sarebbe gestito da alcune famiglie italiane che, secondo quanto riportato dalla pagina ufficiale di Striscia, sembrerebbero legate alla camorra.

Secondo le solite modalità riportate all’interno dei suoi servizi, l’inviato del Tg satirico si è confuso tra i possibili acquirenti e, dopo essere stato avvicinato ed essersi visto proporre la gamma di droghe a disposizione dei pusher, ha estratto il megafono per denunciare quanto accade sotto gli occhi di tutti.

Le minacce e l'aggressione

Immediata la reazione proveniente da un blocco di case popolari, dalle quali si sono subito levate grida, minacce ed insulti rivolti alla troupe e, poco dopo essere sceso dal suo furgone intorno alle 16:15, il biker savonese ha udito due colpi di arma da fuoco esplodere nelle vicinanze.

Come se non bastasse, al gesto intimidatorio è seguito l’agguato da parte di una persona in passamontagna che, corsa verso il gruppo, ha scagliato contro di loro un mattone che ha ferito alla gamba uno dei cameramen.

Vittorio Brumotti e la troupe si sono dunque visti costretti a salire sul furgone ed allontanarsi il prima possibile dal quartiere dove il clima si stava facendo sempre più teso, per poi denunciare l’accaduto ai Carabinieri della compagnia di Montesacro.

La quarta aggressione

Si tratta della quarta aggressione che l’inviato ha subito nelle ultime settimane. La prima il 15 novembre a Bologna, nel Parco della Montagnola, dove Brumotti ed i suoi collaboratori, impegnati a denunciare la terribile situazione di degrado in un luogo posto in pieno centro, frequentato da famiglie e nei pressi di un asilo, sono stati percossi, minacciati e derubati dell’attrezzatura da un gruppo di pusher.

La storia si è poi ripetuta a meno di quindici giorni di distanza, stesso luogo, stesse le modalità dell’agguato. Solo una settimana prima, il 23 novembre, il biker era entrato del mirino di numerosi spacciatori a Padova, dove nei pressi della stazione la vendita di stupefacenti avviene regolarmente; in quell’occasione oltre agli insulti e le minacce, contro la troupe anche il lancio di una bottiglia e l’inseguimento all’interno della stazione dove Brumotti era stato colpito alla nuca da una buccia di banana.