Voci e deliri al punto da interpellare un esorcista. Col passare dei giorni, emergono dettagli che evidenziano la sofferenza psichica di Antonella Barbieri, la mamma di 39 anni che lo scorso 7 dicembre ha ucciso i due figli, Kim di 2 anni, soffocandola, e Lorenzo Zeus, di 5 anni, accoltellandolo al cuore, per poi tentare di suicidarsi con lo stesso coltello affondandolo in pancia. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze che tracciano un quadro di estremo disagio psichico. Ancora ricoverata all'ospedale di Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, la donna che aveva detto di voler morire rifiutando l'assistenza medica, ora ha deciso di farsi curare.

Oggi l'interrogatorio di garanzia nella stanza d'ospedale, ed è prevista l'autopsia sui figli.

Richiesta d'aiuto a un esorcista

Sentiva le voci Antonella, la tormentavano e non le suggerivano di compiere azioni edificanti. Aveva stati di dissociazione: si vedeva dall'alto. Più insidiosa di tutte, nel delirio, una voce maschile, le suggeriva di fare del male. Per questo, temendo d'essere visitata da presenze demoniache, in uno stato di angoscia incontenibile, si era rivolta a un prete esorcista. Ma il religioso le suggerì di iniziare una cura psichiatrica. A don Paolo Gibelli, parroco della chiesa dell'Immacolata di Suzzara (Mantova) frequentata dalla famiglia Benatti, Antonella aveva chiesto di far benedire la casa dove viveva con il marito e i bambini.

Ma non fu che l'inizio di un calvario, fatto di trattamenti sanitari obbligatori per un quadro psicotico riscontrato dagli specialisti, ricoveri in ospedali e visite. Antonella è stata ricoverata all’ospedale di Pieve di Coriano da cui era stata dimessa il 9 ottobre, ed era seguita dal centro psicosociale di Suzzara. Ora saranno esaminate le cartelle cliniche sequestrate, e sentiti gli psichiatri che l'hanno avuta in cura, per capire se la tragedia potesse essere evitata.

Se Antonella, ex modella, da madre esemplare diventata madre assassina, sia stata curata a sufficienza, nei tempi e modi adeguati.

In ospedale udienza di convalida dell'arresto

Sabato il marito, l'ex giocatore di rugby Andrea Benatti, è stato sentito in procura a Mantova come persona informata sui fatti, dal pm Andrea Ranalli, titolare dell'inchiesta.

Oggi alla presenza del gip, Nicola Giovanni Ghini, nella stanza del reparto di terapia semintensiva dove è ricoverata, alla presenza del suo legale di fiducia, Federica Ghesini, si terrà l'udienza di convalida dell'arresto per il duplice omicidio dei suoi figli. La donna sarà sottoposta all'interrogatorio di garanzia, avendo ottenuto parere favorevole dei medici. Il suo avvocato, che è l'unica persona autorizzata a visitarla, non ha detto se la sua assistita si avvarrà della facoltà di non rispondere. Il gip dovrà decidere sulla misura cautelare e poi sulla competenza delle indagini tra Mantova e Reggio Emilia. Se non verrà provato che era incapace di intendere e volere quando ha ucciso i figli, la donna rischia l'ergastolo.

Stando al suo recente stato psicologico, facile pensare che verrà chiesta una perizia psichiatrica. La mamma, vigile e cosciente, resta in prognosi riservata, ma rispetto al rifiuto del primo giorno di ricovero, ha accettato le cure mediche ora che la ferita al torace migliora e l'operazione non è più necessaria.

Autopsia sui due corpicini

Sempre oggi il magistrato dovrebbe disporre l'autopsia sui corpicini dei bambini: Kim che si trova nella camera mortuaria di Mantova, Lorenzo a Reggio Emilia. L'autopsia servirà a determinare, oltre alle cause della morte, anche i tempi in cui sono avvenuti i due omicidi. Conoscere l'esatta tempistica è cruciale per gli inquirenti per stabilire se il duplice Infanticidio sia stato contraddistinto dalla premeditazione o meno.

In tal senso, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto il giorno dei tragici fatti e nei giorni precedenti. Se Antonella abbia dato segnali che avrebbero potuto allertare i familiari.