È successo nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14:30, in un albergo a Roma nei pressi della stazione Termini, durante la realizzazione di un servizio in cui l’intento di Moreno Morello era quello di smascherare un sedicente diplomatico.

L’uomo, di origini africane, avrebbe aggredito l’inviato di Striscia la Notizia mentre si trovavano all’interno dell’ascensore, colpendolo con schiaffi e pugni al volto, e successivamente si sarebbe accanito contro il cameramen spingendolo e strattonandolo fino a danneggiare l’attrezzatura video.

La fuga del truffatore

Successivamente, il truffatore si sarebbe dato alla fuga fino a far perdere le sue tracce all’interno del mercato Esquilino, mentre i carabinieri si sarebbero messi sulle sue tracce.

«Se rimani chiuso in ascensore con un truffatore, più che una corsa può finire in un incontro di boxe», con queste parole ha commentato l’accaduto l’inviato padovano, che ha riportato diverse escoriazioni al viso.

Quella di Morello è solo l’ultima di una lunga serie di aggressioni che hanno interessato gli inviati del Tg Satirico durante la realizzazione dei servizi, ed in particolare nell’ultimo mese erano balzati agli onori della cronaca i numerosi agguati subiti da Vittorio Brumotti.

Brumotti aggredito a Roma

L’ultimo episodio proprio a Roma lo scorso 3 dicembre, nel quartiere di San Basilio, dove il biker savonese si era recato per documentare lo spaccio di droga nella zona, probabilmente gestito da famiglie italiane legate alla camorra, suscitando la rabbia degli abitanti delle case popolari; agli insulti e le minacce era seguita anche l’esplosione di alcuni colpi di pistola, e la troupe era stata presa di mira da un individuo coperto da un passamontagna che, lanciando un mattone, aveva colpito uno dei collaboratori di Brumotti, ferendolo.

Gli episodi di Bologna e Padova

Altre aggressioni a Bologna, presso il Parco della Montagola, dove in ben due occasioni il campione di bike trial con gli operatori video al suo seguito era stato accerchiato da nutriti gruppi di pusher, subendo oltre alle percosse anche la perdita dell’attrezzatura per la realizzazione del servizio che denunciava la terribile situazione di degrado in una zona frequentata da bambini e famiglie dove lo spaccio avviene senza alcun freno.

Simili modalità a Padova, nei pressi della stazione, dove gli spacciatori si erano accaniti contro la troupe con lanci di bottiglie e, dopo averli messi in fuga, di bucce di banana.