Durante un'intervista rilasciata al giornalista Aldo Cazzullo per il quotidiano 'Corriere della Sera', il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha espresso la sua opinione sull'attuale Crisi Migratoria che interessa l'Italia e diversi Paesi dell'Europa. Di Segni ha avanzato delle perplessità sull'attuale immigrazione di massa e la sua gestione Politica, perplessità condivise da una buona parte della comunità ebraica romana e italiana. Il rabbino ha dichiarato che sul tema gli ebrei si sentono alquanto 'lacerati', in quanto da una parte sono sensibili alla tematica dell'accoglienza e dell'integrazione e dall'altra ritengono che gli attuali flussi migratori presentino diverse problematiche.
Di Segni: 'L'arrivo di molti migranti è un problema per tutti'
Nella sua intervista, Di Segni ha sostenuto che l'attuale flusso migratorio rappresenta una problematica assai rilevante per la collettività. Più specificatamente, il rabbino romano ritiene che il cospicuo afflusso di diversi migranti di fede islamica costituisce un problema per gli ebrei e per tutti. Inoltre, il rabbino capo di Roma ha affermato che le relazioni tra la comunità ebraica tricolore e le comunità mussulmane italiane sono generalmente complesse, ma che comunque entrambi stanno lavorando per raggiungere un dialogo aperto e in tal modo arrivare a un graduale avvicinamento.
Il rischio di una nuova stagione di persecuzioni
Di Segni ha anche parlato anche dei rischi sociali che l'attuale immigrazione di massa può comportare.
Tra questi, il rabbino romano ha ricordato che un'immigrazione eccessivamente incontrollata può generare una decisa reazione di intolleranza e ha espresso dei timori per l'inizio di una possibile stagione di persecuzioni. A tal proposito, il rabbino ha affermato che è probabile che anche gli ebrei potrebbero esserne interessati e che forse sarebbero le prime vittime di queste nuove persecuzioni.
Inoltre, il rabbino della comunità ebraica romana ha sostenuto che l'Europa contemporanea è nata dopo gli orrori del lager di Auschwitz e si augura che non finisca con una nuova Shoah.
Oltre alla questione dei flussi migratori, Di Segni ha parlato anche di altre questioni d'attualità come la diffusione dell'antisemitismo in Italia e la questione di Gerusalemme, senza dimenticare Papa Francesco e il conflitto israelo/palestinese in generale.