Un 32enne camerunense, mercoledì 24 gennaio si è reso protagonista di un episodio gravissimo a Milano. Ha aggredito un ragazzo serbo che aspettava il tram, riducendolo in fin di vita. Vediamo meglio come si sono svolti i fatti.

Momenti di terrore a Milano tra via Sabotino e via Rigamonti

Un uomo di origine africana di 32 anni è finito in manette, dopo aver seminato il panico a Milano. L'uomo ha aggredito un ragazzo che stava aspettando il tram, colpendolo ripetutamente in testa con una spranga di ferro. Attimi di terrore tra via Sabatino e Rigamonti, dove questo uomo ha avuto un raptus di follia.

Il Nigeriano dopo essere sceso dal tram, ha iniziato a prendere a calci un cassonetto della spazzatura. Dopo questo primo episodio di raptus non si è placato, tentato di sradicare un paletto dal terreno vicino. Dopo questi iniziali segni preoccupanti, ha recuperato una spranga di ferro e aggredito in modo violento un ragazzo che aspettava il tram. Purtroppo il ragazzo aveva gli auricolari e non ha potuto accorgersi della presenza dell'aggressore. Che lo ha ridotto in fin di vita, dopo averlo colpito più volte a sprangate in testa. La cosa che più fa scalpore, è che tra i due non c'era stato alcun diverbio e non c'era alcun rapporto di conoscenza. A testimonianza del raptus di follia dell'aggressore, che ha letteralmente seminato il panico in una zona solitamente molto affollata.

L'uomo non si è limitato a questa aggressione, in quanto subito dopo ha dato di nuovo in escandescenza. Correndo in via Rigamonti, ha iniziato a prendere a sprangate gli scooter parcheggiati in quella zona. Per fortuna non c'erano persone in quel momento e i carabinieri sono riusciti a bloccarlo e arrestarlo. Una vera e propria follia, a cui neanche gli inquirenti stessi riescono a dare una spiegazione.

L'unica cosa che bisogna capire al momento, è se l'uomo avesse assunto sostanze stupefacenti o alcool. Una cosa è certa, la follia di questo uomo poteva finire molto peggio. Per fortuna l'uomo è stato fermato in tempo, prima di continuare a incutere terrore tra i passanti. Ora la speranza è che il ragazzo serbo, possa riuscire a sopravvivere e ripartire con una nuova vita.

In questi casi non conta la nazionalità o il colore, conta la vita, quella vita che questo sfortunato ragazzo merita di riprendersi.

Come dimenticare le aggressioni mortali di Adam Kabobo

Un episodio simile era avvenuto nel maggio del 2013 a Niguarda. Era il mese di maggio, è un ghanese iniziò ad aggredire i passanti con un picone. L'unica differenza, è che in quella occasione il 34enne uccise 3 persone. Persone innocenti, che si trovavano lì per pura casualità. E senza aver alcuna colpa, si sono ritrovati la loro vita spezzata in un attimo. Adam Kabobo, per quell'omicidio è stato condannato a 20 anni di carcere. L'uomo ritenuto poco stabile mentalmente, è stato condannato anche a tre anni in casa di cura e custodia.

In quanto la sua pericolosità sociale, era più che evidente. La speranza è che questi episodi terribili, finalmente abbiano una fine. E' che queste persone mentalmente instabili, non possano girovagare liberi e indisturbati. Come si è visto in questi casi, basta poco per spezzare vite umane in modo atroce.