Trovarsi davanti ad un tema, con un simile contenuto, non può che portare alla denuncia di tale tragedia. E' stata infatti, la maestra della bambina, a denunciare alle autorità il dramma racchiuso nel tema, dramma che, come risulta dalla testimonianza della madre, si è già ripetuto nel tempo con le altre figlie, fortunatamente senza conclusione.La magistratura ha imposto il braccialetto elettronico all'uomo, per tenerlo a distanza dalla bambina, ma è stato inutile.Dopo essere venuto a conoscenza della diffusione della notizia, il padre, è andato in una vecchia chiesa e si è suicidato, impiccandosi a una grata di ferro con un filo di spago.
Come può un padre rivelarsi l'esatto opposto, della sicurezza che dovrebbe garantire alla propria figlia? E soprattutto perchè arrivare al suicidio, dopo un atto simile?Esistono diversi tipi di sessualità patologica, che vanno dal diretto coinvolgimento nel rapporto sessuale, alla semplice visione di quest'ultimo in terza persona, come nel caso del Voyeurismo.
Abusi sessuali, e conseguenze psicologiche nella vittima
Ci troviamo dinanzi ad un caso di abuso sessuale, caratterizzato non soltanto dall'atto fisico, ma da un maltrattamento psicologico che assume una connotazione ancor più rilevante, a causa dell'ambito familiare.Per maltrattamento psicologico, si intende una relazione emotiva caratterizzata da ripetute e continue pressioni psicologiche, ricatti affettivi, indifferenza, rifiuto e denigrazione che denneggia, o meglio ancora, inibisce le capacità cognitive ed emotive dell'abusato, portandolo ad avere seri problemi relazionali, carenza di autostima, deficit d'attenzione e problemi mnemonici.
Sotto un'ottica psicoanalitica, il soggetto, tende al meccanismo di rimozione, meccanismo di difesa utilizzato dall'io, quando subentra l'angoscia segnale (indicante un conflitto interno). Dunque l'abusato, rimuoverà l'accaduto, portandolo a un livello di conoscenza inconscia, motivo per cui, durante tutto lo sviluppo adolescenziale, oltre i moti ormonali e le conseguenze psichiche di questi ultimi, subentra questo conflitto interno, provocando, sulla strutturazione del senso di Sé, una percezione interna di svalutazione, danneggiando il sistema nervoso, il funzionamento intellettivo ed emozionale e creando le premesse ad uno stato di grande vulnerabilità.La capacità di formarsi opinioni significative riguardo a se stessi e all'ambiente, si basa sull'apprendimento nell'infanzia.
Infatti buona parte del proprio approccio alla realtà, dipende dal tipo di stile educativo dei genitori (caregivers).La presenza di un ambiente costante, pieno di feedback positivi, dove i genitori seguono il bambino attraverso un lavoro, definito da Vygotsky ''scaffolding'', che prevede l'accompagnamento verso gli obiettivi funzionali alla crescita, e non la presa di posizione del genitore per mancanza di capacità del bambino, come neanche l'indifferenza.
Il bambino deve essere trattato come tale, stimolarne la creatività e ingegnosità attraverso ogni incentivo possibile, non è un adulto già formato con le medesime capacità e pregiudizi.
Passaggio da aggredito ad aggressore, e suicidio
In precedenza, introducendo il concetto di rimozione, ci siamo approcciati alle diverse problematiche che subentrano nella vita di una persona, soggetta ad abusi durante la sua infanzia. Quest'ultima gioca un ruolo fondamentale nella costituzione della personalità dell'individuo, e proprio nel caso in cui, uno o più abusi rientrano in tale periodo, i conflitti interni che si verranno a formare, oltre a portare le problematiche già trattate, possono portare all'assunzione della posizione negata dalle proprie difese.
L'abusato, se incapace di superare il trauma, o, nella maggior parte dei casi, incurante della portata del problema rimosso, arriverà ad assumere la posizione dell'abusante, unica via (nella sua psiche) per attenuare l'angoscia derivante dal conflitto interno. Il problema sta nel fatto, che è una pulsione inconscia, una conseguenza dell'indifferenza verso il mostro che lo sta divorando all'interno, che porta anche a non accettare, o meglio, a non rendere reali le proprie azioni relative all'abuso. Il padre, infatti, nel caso esposto inizialmente, ha avuto un contesto familiare che non gli ha dato alcun feedback sulle proprie azioni, solo avvertenze che, purtroppo vengono da egli stesso negate, fin quando non hanno corrispondenze con la realtà dei fatti.
Per questo motivo, alla presa di coscienza della portata nazionale della notizia, è avvenuta la decisione del suicidio (ha sempre delle cause sociali).Sullivan, definisce come obiettivo di tale scelta ''una certa persona che ebbe un'influenza distruttiva nel passato del paziente'', dunque è come se uccidendosi, voglia uccidere quell'idea troppo vivida nella sua psiche.M.Klein parla di persecutore, identificato con il Super-Io, a sua volta contaminato dagli oggetti cattivi introiettati. Chi si uccide esprime contemporanea-mente il desiderio di punire sia l’oggetto amato e perduto sia se stesso per avere in qualche modo “causato” tale perdita.
Gli si è rivoltata contro una realtà diversa da quella del suo immaginario, che insieme al peso del conflitto, della disperazione (da non associare solo alla depressione, poichè caratteristica anche di schizofrenia, ansia e malattie organiche), lo hanno travolto nella sua ''unica'' via di fuga. La morte.