Ennesimo caso di violenza sulle donne. I Carabinieri della compagnia di Partinico, Cittadina in provincia di Palermo hanno arrestato un romeno di 27 anni per maltrattamenti aggravati e sequestro di persona. Florin Adrian Nita è stato accusato di avere seviziato ripetutamente la sua convivente, un'italiana con la quale lo scorso anno aveva iniziato una relazione amorosa. Il presunto colpevole è stato fermato per ordine del Gip Filippo Serio che ne ha disposto gli arresti in carcere.

I maltrattamenti ripetuti

La vittima, una giovane Italiana coetanea di Nita aveva conosciuto il romeno circa una anno fa.

Tra i due era scoppiato immediatamente il fuoco della passione e dopo pochi mesi avevano deciso di andare a vivere insieme nell'appartamento di lui, nel paesino della provincia siciliana. Da subito però l'uomo dell'est europeo aveva cominciato a maltrattare la donna, molto spesso la picchiava e la prendeva a morsi in tutto il corpo. La malcapitata non poteva uscire sola da casa, e non poteva incontrare i suoi amici. Doveva restare imprigionata in quell'abitazione tutto il giorno aspettando il suo carceriere. Il moldavo avrebbe anche voluto che la giovane donna si prostituisse insieme ad altre sue conoscenze. Ma la ragazza aveva rifiutato e da quel momento il romeno aveva cominciato anche a seviziarla.

In qualche occasione minacciava la compagna di bruciarle i capelli con un accendino oppure le versava della candeggina sopra la testa. Molte volte le puntava sulla faccia la canna di un fucile carico, e la malmenava dandole calci e pugni, poi prendeva la lama di un grosso coltello affilato e gliela passava sul collo.

La fuga e la denuncia

Dopo mesi di torture orribili e di continue violenze, il 18 ottobre scorso, la donna è riuscita a fuggire da quell'inferno. Accompagnata dai suoi genitori si è recata presso il comando dei carabinieri di Partinico e ha sporto regolare querela nei confronti del suo ex convivente. Gli inquirenti hanno iniziato le indagini a seguito della denuncia effettuata dalla ragazza.

I militari dell'arma hanno alloggiato immediatamente la vittima presso una struttura protetta. Dopo qualche giorno però la giovane donna è ritornata prima a casa della sorella e poi nuovamente a vivere con l'indagato. La nuova coabitazione è durata veramente molto poco. Il 27 Dicembre ultimo i genitori della sventurata hanno nuovamente allertato i carabinieri intervenuti a sedare l'ennesima lite tra i due fidanzati e i parenti di lei. Il presunto colpevole ha continuato ad inveire contro la sua ex innamorata insistendo che la giovane donna dovesse abortire. Alla luce delle testimonianze raccolte e dei referti medici accertanti le continue angherie perpetrate dallo straniero verso la sua ex partner, l'uomo è stato arrestato e tradotto presso il carcere più vicino.