Roberta Ragusa è scomparsa nel 2012, e il suo corpo non è mai stato ritrovato nonostante innumerevoli ricerche. Per la sua scomparsa, unico sospettato è sempre stato il marito. Nonostante la condanna, e le indagini che hanno seguito sempre quella pista, sul caso di Roberta Ragusa sono rimaste troppe incognite. Molte persone hanno sempre sostenuto che ci fosse ancora qualcosa di misterioso, qualcosa che non è mai emerso dopo anni indagini.

Ecco che un colpo di scena potrebbe aprire a nuovi aspetti sull'intera vicenda. Certo, c'è da stabilire se la lettera inviata a Chi l'ha visto sia attendibile o meno, perché venuta fuori dopo ben sei anni, e perché coinvolge una persona che fino ad oggi pareva completamente estranea alla vicenda.

La polizia sta valutando se si tratta di una pista attendibile.

Roberta Ragusa e Chi l'ha visto

Il caso di Roberta Ragusa sembrava concluso con la condanna del marito, ma una lettera inviata alla trasmissione Chi l'ha visto (elemento ancora in corso di verifiche da parte degli inquirenti) è stato un fulmine a ciel sereno sulla vicenda. 'Indagate sul suicidio del dipendente del cimitero, tormentato per la scomparsa di Roberta Ragusa', questo il messaggio principale che viene indirizzato alla trasmissione di Federica Sciarelli.

Perché questa lettera è stata inviata dopo 6 anni dalla sua scomparsa? Perché coinvolgere questa persona? Che rapporti aveva quest'uomo con la famiglia Logli? Molte domande, e al momento nessuna risposta.

Sempre a quanto si evince dalla lettera, ci sono degli elementi che lasciano perplessi, nello specifico in merito agli ultimi tempi prima che il dipendente del cimitero si togliesse la vita.

In ogni caso, si parla solo di supposizioni al momento prive di fondamento, emerse solo dalla lettera che ancora è sotto esame da parte degli esperti.

La lettera su Roberta Ragusa

Secondo la lettera inviata a Chi l'ha visto, il dipendente del cimitero sarebbe a conoscenza di molti dettagli sulla scomparsa di Roberta Ragusa. Nella missiva si legge che l'uomo era tossicodipendente, aveva problemi economici, e dopo la scomparsa della donna pare avesse avuto delle instabilità psicologiche serie, che secondo il testimone misterioso l'avrebbero indotto al suicidio nel 2016.

Nella lettera emergono anche altri due particolari: Il primo è che il luogo in cui è avvenuto il suicidio si trova proprio dietro casa di Massimo Logli. Il secondo elemento è che nella cassaforte dell'uomo la famiglia ha rinvenuto un lingotto d'oro, elemento strano per una persona che era afflitta da grossi problemi economici.

La giornalista della trasmissione, come gli inquirenti che stanno vagliando questa ipotesi, ci tengono a precisare quanto segue: 'Non sappiamo se si tratti di una pista valida o meno, ci sono da fare le dovute indagini'. In questa lettera c'è del vero, oppure siamo di fronte ad un fake?