In uruguay l'iter per legalizzare e regolamentare la vendita di marijuana è iniziato nel 2015 per volontà dell'ex presidente Pepe Mujica, conosciuto in tutto il mondo per il suo stile di vita umile e modesto. Da sei mesi, precisamente dal 19 luglio 2017, la vendita di marijuana, la cui produzione è gestita dallo Stato, è permessa nelle farmacie che la vendono ad un prezzo di 1,30 dollari americani, che in questo periodo in cui l'Euro è particolarmente forte, sono pari ad un Euro e pochi centesimi.
Come funziona la vendita della cannabis
Attualmente sono 12 le farmacie che distribuiscono la marijuana, cinque delle quali sono localizzate nella capitale Montevideo.
Per comprare l'erba è necessario essere cittadini uruguaiani e ciascun individuo può acquistare un massimo di 10 grammi di sostanza alla settimana, ad un prezzo stabilito in 1,3 dollari al grammo. Gli acquirenti devono essere maggiorenni e iscritti in un albo gestito dall'Istituto di regolazione e controllo della cannabis. L'obiettivo di questa misura è quello di inibire la vendita ai turisti, in modo che il paese non divenga oggetto di "turismo della cannabis". Con la legalizzazione della sostanza e la vendita nelle farmacie la repubblica sudamericana intende gestire questo mercato e debellare il narcotraffico. La legge affida la produzione della cannabis a dei privati, che produrranno fino a 4.000 kg di inflorescenze di canapa ogni anno.
Il bilancio dopo 6 mesi
L'Istituto di regolamentazione e controllo della cannabis esprime soddisfazione per i risultati raggiunti in questo primo periodo di legalizzazione, e secondo le loro stime un consumatore di marijuana su cinque si sarebbe iscritto nel registro dei consumatori. I partiti di opposizione sono molto critici nei confronti della legalizzazione, che a loro detta fornisce un'ulteriore via d'accesso alla sostanza, e anche la maggioranza dell'opinione pubblica è contraria alla legge.
Con la legalizzazione il governo intende conseguire principalmente tre obiettivi: porre fine alla discriminazione nei confronti di chi consuma la sostanza, sottrarre ai narcotrafficanti la gestione della sostanza, riducendo in questo modo la violenza e aumentando la pubblica sicurezza, e migliorare la salute pubblica garantendo ai consumatori una sostanza di buona qualità, mentre in quella contrabbandata dai trafficanti non ci sono controlli qualitativi.
I club di consumatori
Oltre a consentire la vendita in alcune farmacie, la legge uruguaiana permette ai consumatori di coltivare marijuana aderendo a dei club che possono avere un massimo di quaranta soci, oppure coltivare personalmente un massimo di sei piante, con una produzione massima di 480 grammi a persona. Ad oggi i cittadini uruguaiani che acquistano regolarmente la marijuana prodotta per conto del governo sono circa 18mila.
Di seguito un'intervista rilasciata dall'ex presidente uruguaiano Mujica durante una visita a Roma, nel 2015. In quel periodo il processo di legalizzazione era ancora all'inizio, e la vendita della sostanza non era ancora regolamentata come lo è oggi. Tuttavia l'ex presidente illustrò la sua visione, ovvero il processo di legalizzazione come la via maestra per contrastare il narcotraffico.