Jan e Martina sono stati trovati senza vita nella loro abitazione. Lui, ventisettenne dal viso da ragazzino ucciso da un colpo al petto, lei freddata con un colpo in testa. Il giornalista investigativo aveva condotto inchieste scomode sugli imprenditori vicini al primo ministro slovacco Fico. Lui stesso ha promesso un milione di euro a chiunque riesca a fornire informazioni utili sugli assassini.

Il monito lanciato dall'Ue

Un milione di euro era la stessa cifra che il primo ministro maltese Joseph Muscat aveva promesso lo scorso ottobre a chi avrebbe fornito informazioni sulla morte di Daphne Caruana Galizia, giornalista cinquantreenne stroncata da una bomba infilata sotto la sua auto.

La donna indagava da tempo sulle controversie del governo e con i suoi articoli era iniziata a diventare 'scomoda'. Una sorta di filo che lega le storie di Jan e Daphne, non solo per l'epilogo ma anche per il percorso giornalistico: entrambi avevano messo mano sulle carte di 'Panama Papers', la gigantesca rete di evasioni fiscali di cui beneficiavano i miliardari di tutto il mondo. Nel giro di quattro mesi sono stati uccisi due reporter e su tutti e due gli omicidi sembra esserci l'ombra delle mafie legate alla politica.

Della vicenda ha parlato il presidente dell'europarlamento Filippo Trajani: "L'Ue non può in alcun modo accettare che un giornalista venga assassinato per aver fatto il proprio lavoro.

Chiedo alle autorità slovacche di indagare in maniera approfondita".

Una morte 'annunciata'

Il giovane giornalista appariva da tempo preoccupato. Già un anno fa si era rivolto alla polizia di Bratislava per denunciare di diverse minacce arrivate a lui e alla sua famiglia, senza ottenere nessun risultato.

Il premier Fico ha subito precisato: "Il nostro compito primario è quello di individuare gli assassini e scoprire il movente dell'omicidio.

Se questo dovesse risultare legato al lavoro svolta dalla vittima, allora si tratterebbe di un attacco alla democrazia e alla libertà di stampa".

Poche ore dopo sono arrivate le dichiarazioni del capo della polizia Tibor Gabor: "Quasi certamente il delitto è legato all'attività svolta dalla vittima".

Solo pochi giorni fa Jan aveva pubblicato degli articoli che parlavano del legame tra alcuni imprenditori e lo Smer-SD, il partito socialdemocratico del governo. Scandali che riguardavano anche la mafia italiana in Slovacchia.