I corpi senza vita del giornalista investigativo Ján Kuciak, 27 anni e della sua fidanzata Martina sono stati trovati dalla polizia domenica 25 febbraio nella loro casa a Velka Maća, in Slovacchia, contattati dalla famiglia della fidanzata di Kuciak, preoccupati dal silenzio della figlia che si protraeva da giorni.
Gli inquirenti indagano, quindi, su un presunto duplice omicidio, visto che sulla scena del crimine sono stati ritrovati due proiettili. Il giornalista è stato colpito in pieno petto e la fidanzata alla testa.
Il governo slovacco offre una taglia di un milione di euro
Il governo slovacco ha offerto una ricompensa di un milione di euro per coloro che daranno informazioni utili alla cattura dell'assassino o degli assassini . Anche se lo sdegno è stato unanime, Ján Kuciak non era certamente un giornalista amato dal mondo politico ed economico slovacco. Malgrado la giovane età, Jàn si era già fatto una solida reputazione di giornalista investigativo.
Kuciak indagava sui rapporti tra imprenditori e 'Ndrangheta
Kuciak si è recentemente concentrato, sulle frequentazioni del primo ministro Robert Fico e dei suoi ministri con il controverso imprenditore Mariàn Kocner, associato a numerose operazioni finanziarie dubbie in Slovacchia.
Lo stesso giornalista aveva sporto denuncia per le minacce ricevute dall'uomo di affari, archiviate però dalla polizia.
Dal trasferimento di 3 milioni di euro da un fondo maltese alla Privatbanke di Bratislava, denaro che proveniva da un conto offshore dal Belize, noto paradiso fiscale. Questa operazione, seppur sospetta, non era mai stata segnalata dall'istituto di credito alle autorità di controllo e soprattutto non era stato preso in considerazione il fatto che il nome di Kocner era presente in una lista di imprenditori contigui alla mafia, pubblicata dalla stampa slovacca.
Tom Nicholson - collega di Jan Kuciak - in un'intervista al giornale SME rivela che Jan stava indagando proprio su quel gruppo, probabilmente legato alla 'Ndrangheta calabrese, operante nella parte orientale della Slovacchia. L'organizzazione è sospettata di stornare illegalmente denaro dai fondi europei, richiedendo finanziamenti per coltivazioni biologiche inesistenti. Il ruolo di Kocner, grazie ai suoi contatti politici e conoscenze, sarebbe stato fondamentale per poter influenzare la distribuzione dei fondi da parte del governo.