Dopo la straordinaria nevicata di ieri, 26 febbraio 2018 a Roma, che ha portato oltre ad uno scenario da cartolina, sono seguiti tantissimi disagi e polemiche da parte dei cittadini.

Burian investe i trasporti

L’emergenza di neve e ghiaccio che tiene in ostaggio mezza italia non tende a retrocedere, e se da una parte i meteorologi avevano messo in guardia che Burian, la bestia proveniente dall’Est, avrebbe portato la Siberia in Italia, qualcosa nel cosiddetto “piano neve e gelo” sembra non aver funzionato.

Se i 10 cm di fiocchi caduti ieri sulla Capitale hanno messo in seria difficoltà la città per ore, oggi lo scenario è quello di Tilt.

Scuole chiuse ma ancora disagi

Per la seconda giornata di fila le scuole restano chiuse, se il pericolo di oggi è rappresentato dal ghiaccio su marciapiedi e strade causato da una colonnina di mercurio che stenta a salire, il nemico numero uno per i cittadini romani, e non solo, si manifesta sulla circolazione ferroviaria con pesanti ritardi che arrivano fino a 7 ore. Sotto accusa un sistema antighiaccio che non funziona, un “piano neve e gelo” che cola da tutte le parti, per il quale il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha fatto aprire un’indagine e chiesto chiarimenti in merito.

Il "lunedì bianco" ha portato pesanti ripercussioni nella città eterna e se ieri la fotografia era quella dei monumenti romanticamente imbiancati dai fiocchi di neve caduti, oggi il quadro è di tutt’altro avviso con il tabellone della Stazione Termini che continua a far crescere i minuti di ritardo, su 20 treni in arrivo e 20 treni in partenza, la situazione è quella di:

  • 7 treni cancellati in arrivo;
  • 6 treni cancellati in partenza;
  • 3 ore di ritardo per i treni proventi da Perugia;
  • 2 ore di ritardo per i treni provenienti da Napoli;

Un traffico ferroviario regionale dimezzato, 1 treno su 2 non parte e non arriva, decine e decine di treni ad alta velocità in forte ritardo.

Da stamane i vertici di trenitalia si sono chiusi in una sorta di "control room" dove stanno decidendo come risolvere la situazione instaurando un’unità di crisi volta a fronteggiare il tilt ferroviario messo in ginocchio dall’ondata di gelo e neve che in questi giorni si sta abbattendo sullo stivale.

Da Termini a Tiburtina

La scommessa di Trenitalia è quella di garantire il 50% dei treni regionali e l’80% dei treni ad alta velocità, che oggi per la prima volta si sposta tutta sulla Stazione Tiburtina, grazie alle nuove rotaie e per una posizione più strategica rispetto all’hub centrale di Termini: i treni invece che entrano in città per poi dover riuscire lambiscono il centro cercando così di ovviare ad un quadro che di per sé risulta essere drammatico.

Tra i viaggiatori, oltre il freddo a fare da protagonista, si avvertono preoccupazione e malumori per i disagi causati. I viaggiatori formano una lunga serpentina al punto informazioni di Termini, dove anche il personale addetto risulta essere sprovvisto di risposte.