Si fa chiamare Erostrato, nome di un celebre criminale dell'antichità. Ama beffarsi di forze dell'ordine e magistratura a botte di citazioni classiche e riferimenti dotti, il pericoloso mitomane responsabile di un gesto folle che ha seminato il panico e sta tenendo sotto scacco la comunità di Cesiomaggiore in provincia di belluno. Ha lanciato un sacchetto di caramelle gommose farcite di spilli nel cortile di una Scuola materna. In una lettera minatoria allegata annuncia d'essere pronto a colpire ancora i bambini. Si è fatto conoscere da quest'estate con vari atti vandalici.
Piccoli incendi, imbrattamenti e lettere con talco spacciato per antrace. Vuole visibilità. Chiede che gli venga dedicata una statua, solo allora smetterà. Non c'è pace nel mondo della scuola. La cronaca di questi giorni è un elenco incessante di abusi e follie: professori che molestano allieve, a Bari un bidello di una media che ha costretto alunne minorenni a rapporti sessuali con lui, nel siracusano una coppia di genitori che ha picchiato un docente, a Rimini una madre fuori controllo ha fatto irruzione nell'aula del figlio, ha spintonato la maestra e si è messa a insegnare al posto suo. Ed ora a completare un quadro allarmante, il caso del mitomane che minaccia alunni di una materna.
Bonbon avvelenate
La prima ad accorgersene è stata la maestra Elena, 35 anni di servizio nella scuola dell'infanzia di Cergnai, frazione del comune di Santa Giustina, che nell'orario di apertura alle 7 e 20 controllando il cortile della scuola ha trovato il sacchetto. Credeva fossero semplici caramelle dimenticate da qualche bambino.
E invece ha fatto la terribile scoperta. Si trattava di una ignobile trappola. Le bonbon erano pieni di spilli. Il sacchetto è stato consegnato ai carabinieri della compagnia di Feltre. Le conseguenze sarebbero potute essere tragiche se quel sacchetto, di quelli che si usano per conservare gli alimenti nel congelatore, fosse stato trovato da uno dei piccoli allievi.
Lo squilibrato ha preso di mira due scuole e il sindaco di Cesio, Carlo Zanella, che è convinto si tratti di un abitante del territorio. Da giorni parchi e scuole sono sorvegliati speciali. Le maestre arrivano prima a scuola per controllare che non ci siano oggetti sospetti. La caccia all'uomo finora non ha ancora dato i risultati sperati. Non aiuta il fatto che nel territorio non ci siano telecamere di sorveglianza. Nell'ultima lettera, il folle annuncia che colpirà ancora con lamette e chiodi nascosti nei dolci. "Ora mi concentrerò sui bambini: voi dovete aver paura per i vostri figli", ha minacciato. Il procuratore capo Paolo Luca ha chiesto alle famiglie di stare attenti ai figli che non tocchino oggetti trovati per strada, o di provenienza ignota.
Lettere farneticanti
Dal 30 agosto scorso, il "folle degli spilli" si è imposto all'attenzione con lettere minatorie recapitate anche al giornale locale "Il corriere delle Alpi", scritte sui muri del cimitero di Cesio ei di chiese abbandonate, incendi nei paesini della finora tranquillissima comunità montana di Feltre. Nelle sue missive, farneticazioni, dispute teologiche sull'Anticristo, sfide beffarde e dotte agli inquirenti, il riferimento al "Miles gloriosus", opera di Plauto, un commediografo latino, e una svastica per firma. Ricorda un po' "Unabomber", il folle che una quindicina di anni fa collocava ordigni tra Veneto e Friuli. Ma lui è un 'classicista', si rifà alle 'gesta' di Erostrato, il pastore greco che incendiò il tempio di Artemide. Cesiomaggiore e Santa Giustina sono borghi piccoli. Pare che il cerchio delle indagini si stia stringendo e che sia Indiziato un 60enne di ottima cultura e mente alla deriva.