Emergono altri elementi che aggraverebbero la posizione di Michele Barone, sacerdote 42enne della diocesi di Aversa. Dopo la denuncia - alla trasmissione televisiva "Le Iene" - della sorella di una vittima, malata di disturbo di conversione e sottoposta a pratiche esorcistiche brutali, si cerca di far luce sulla torbida vicenda. L'ormai ex prete, sospeso dal vescovo Angelo Spinillo, secondo l'accusa avrebbe anche obbligato a violenze sessuali numerose donne. Gli inquirenti ritengono che Barone abbia praticato, nella cappella situata al piano sotterraneo del Santuario Casa di Maria "Mia Madonna, mia salvezza" riti di purificazione fantasiosi culminanti in atti sessuali.

Le sventurate, in cerca di sostegno spirituale, sarebbero state costrette a palpeggiamenti e a veri e propri atti sessuali. Dalle indagini sarebbe emerso inoltre che alcune fedeli, preoccupate per la presenza del demonio nel loro corpo, sarebbero state indotte a dormire nel letto del sacerdote, in compagnia della sua amante.

Il clima nella struttura religiosa di accoglienza

Intanto, nel Tempio di Casapesenna è piombato un silenzio assordante. E' tanto l'imbarazzo per la vicenda che ha portato l'intera casa benefica al centro della cronaca per vicende poco edificanti. Pare che nessuno si sia mai reso conto di quanto stesse avvenendo nel santuario, benedetto ventisei anni fa da papa Giovanni Paolo II.

La struttura è inoltre sede di un ordine religioso non autorizzato dalla Chiesa cattolica. Per questo motivo all’interno dell'ampio complesso vivono più di venti «sorelle» che indossano abiti da suore ma che di fatto non lo sono. I loro voti vengono confermati ogni trecentosessantacinque giorni - esattamente il due febbraio di ogni anno - ma le donne non appartengono a un ordine monacale, bensì a una semplice associazione religiosa.

Il prete accusato di praticare esorcismi a luci rosse

Don Michele Barone, arrestato per violenza sessuale aggravata ai danni di diverse fedeli e per aver compiuto maltrattamenti nei confronti di una minore di tredici anni con problemi psicologici definiti "di conversione", viveva nel reparto maschile dello stesso complesso dove risiedono le «sorelle».

Ma secondo gli inquirenti, la sezione pur essendo riservata esclusivamente agli uomini, veniva frequentata anche da donne per volere del prete arrestato. Addirittura nell’ordinanza del giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è riportato che in una circostanza precisa il sacerdote si sarebbe calato la tunica, restando senza veli e obbligando una ragazza a praticare sesso orale.