Nella giornata di oggi i carabinieri della compagnia di Feltre hanno tenuto una simulazione al cimitero di cesiomaggiore per cercare di capire chi sia l'autore delle famigerate scritte di erostrato.

Il sopralluogo

Gli unici indagati per adesso, Nemesio e Samuele Aquini, padre e figlio, si difendono affermando che non avrebbero potuto comporre quelle scritte sul muro del camposanto, in quanto entrambi di statura troppo bassa. Gli investigatori stamane sono ritornati al cimitero di Cesiomaggiore e, utilizzando una persona della stessa statura degli indagati, hanno simulato le operazioni di scrittura con una bomboletta spray.

'Non siamo stati noi, non abbiamo potuto fare quelle scritte perché siamo troppo bassi' - continuano a sostenere i due Aquini. Ma le analisi del reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri sembrano dimostrare il contrario. Infatti, un uomo di circa un metro e mezzo di altezza avrebbe potuto tranquillamente comporre quelle scritte sul muro.

Una seconda pista

Intanto, domani, Samuele, uno dei sospettati, sarà ascoltato in caserma dagli inquirenti. Da giorni, l'intera famiglia vive ormai barricata in casa. Samuele, il figlio di Nemesio, è blindato dagli occhi indiscreti della gente: non vuole rilasciare interviste ai giornalisti. Nel frattempo proseguono a ritmo incessante le indagini dei militari dell'arma che si stanno concentrando in particolare sulla carta del block notes, sequestrato nella casa dei due sospettati.

'È un normale quaderno che mia moglie utilizzava per lasciarmi i bigliettini della spesa' - si giustifica Nemesio. Ma gli inquirenti vogliono accertare se la carta del block notes sia della medesima grana della carta utilizzata da Erostrato per inviare lettere minatorie alla Procura della Repubblica. Ma che reati ha commesso il misterioso Erostrato?

Nel mese di luglio dello scorso anno apparvero delle strane scritte inneggianti all'ideologia fascista sulle pareti dei locali comunali e sulle mura perimetrali della chiesa e del cimitero.

A ciò si aggiunsero minacce personali al primo cittadino di Cesiomaggiore, Carlo Zanella. Infine, minacce pesantissime verso i bambini dell'asilo cittadino, inviando loro caramelle gommose nelle quali erano stati inseriti spilli e aghi.

L'obiettivo delle forze dell'ordine è quello di scoprire quanto prima la vera identità di quello che potrebbe essere un balordo di paese, affetto da mitomania.