Continua a far discutere lo squallido episodio dello stupro di una clochard di 74 anni da parte di un clandestino senegalese di 31, avvenuto in piazza Vittorio a Roma nella notte tra il 12 e il 13 febbraio scorso. A scatenare un putiferio mediatico sono state le dichiarazioni di Vittorio feltri. Il direttore di Libero, dopo aver espresso già gli stessi concetti, li ha ribaditi da ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara del 15 febbraio. Feltri parla di “atto eroico”, di “pelo sullo stomaco”, necessari per riuscire a violentare un’anziana, per giunta senza tetto.
Parole che hanno scatenato la reazione rabbiosa e irritata di David Parenzo, protagonista di un violento scambio di opinioni con il decano dei giornalisti italiani.
Le parole di Feltri: ‘Pelo sullo stomaco per violentare un’anziana’
“Non è che siano soltanto i senegalesi a fare queste cose. Non è un problema di razzismo. Il problema è che noi abbiamo già tante teste di ca..o in Italia e non mi sembra il caso di andarne a prendere di peggiori in Africa”. Esordisce con queste parole Vittorio Feltri nel suo commento sulla vicenda dello stupro di una anziana clochard a Roma. Il conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani, precisa che il cittadino senegalese era stato espulso già 5 volte, ma “lo stato da barzelletta che siamo lo ha tenuto in Italia e ha stuprato una 75enne barbona tedesca a piazza Vittorio”.
Poi, Feltri prosegue nello spiegare il suo punto di vista: “Questo è un reato talmente grave che per qualcuno diventa quasi ridicolo, bisogna anche dirlo, ma come si fa a violentare una clochard di 75 anni, non solo bisogna essere senegalesi ma bisogna avere anche il pelo sullo stomaco, non so se tu saresti in grado di compiere un atto così eroico”.
‘Stuprare una donna di 75 anni comporta un coraggio notevole’
Una versione dei fatti che manda su tutte le furie Parenzo, il quale chiede a Feltri di chiedere scusa perché sono parole che gli sarebbero sfuggite per errore. Ma la reazione del direttore di Libero è furibonda. “Mi sembra di aver capito che Parenzo ce l’ha con me perché ho detto delle cose sensate, delle cose normali e cioè che stuprare una donna di 75 anni comporta un coraggio notevole, oltretutto una povera clochard - continua Feltri - a parte che un minimo di rispetto bisognerebbe averlo.
Ma poi c’è anche proprio la forza di questi signori che si adattano a fare cose che noi non faremmo mai, non solo perché è una mancanza di rispetto, ma anche perché, insomma, con una signora di 75 anni non è facile. È tutto lì, ma dov’è il problema?”
Lo scontro tra Feltri e Parenzo
Evidentemente il problema per Parenzo esiste eccome, visto che, attacca, “ha detto una bestialità, una volgarità, una frase schifosa”. Ma Feltri, come al solito è un fiume in piena: “Maleducato e cafonazzo, io dico quello che voglio, esprimo le mie opinioni, se non hai argomenti stai zitto pistolino”. Poi, recuperata per un attimo la calma, il giornalista prova a spiegare che, secondo lui, “andare con una donna di 75 anni, clochard, comporta non solo una dose enorme di mancanza di rispetto per questa signora, ma anche una dose di coraggio notevole, perché io vorrei vedere te a fare un’azione del genere con una signora di 75 anni, clochard, quindi immagino neanche igienicamente dotata”.
“Non è una medaglia allo stupratore, ma un gesto eroico perché nessuno è in grado di concepire una cosa così terrificante”, chiosa a quel punto Cruciani, ma il litigio tra Feltri e Parenzo è ormai al culmine. “Tu sei completamente fuori di testa - urla il direttore di Libero - vorrei anche insultarti ma non lo faccio per rispetto agli ascoltatori, sei una bestia che non capisce niente, non ascolti e continui a blaterare, non capisci praticamente un ca..o. Una persona normale, come Tronchetti Provera ad esempio, non sarebbe in grado di compiere un gesto del genere, solamente un senegalese infoiato, fuori di testa, che praticamente non vede una donna da giorni. Ma ti pare che è normale un senegalese che si sco.a una di 75 anni clochard? Sei un fascistello del cacchio, sei l’unico ebreo fascista che ho conosciuto nella mia vita”.