Si riaccendono i riflettori su uno dei più grandi misteri della storia di Hollywood: la tragica scomparsa, a soli 43 anni, dell’attrice Natalie Wood. L’interprete di “West Side Story” e di numerose altre pellicole di successo venne ritrovata morta nelle acque dell’oceano a largo dell’isola californiana di Santa Catalina il 29 novembre del 1981. Più o meno ad un miglio di distanza dal suo yacht, lo Splendour, che prendeva il nome proprio da un suo film a cui era molto legata, “Splendore nell’erba”. A pochi metri dal corpo della diva fu rinvenuto un canotto di salvataggio.

Le indagini all’epoca furono chiuse sbrigativamente, attribuendo la causa del decesso ad un annegamento facilitato dalla temperatura gelida dell’acqua e al fatto che la Wood avesse bevuto parecchio la sera prima.

Uno strano incidente

Ma si da subito si diffusero diverse voci che mettevano in dubbio le ricostruzioni della polizia. Sicuramente ad ingigantire le dicerie erano i nomi degli altri ospiti sull’imbarcazione. Erano presenti, in quella crociera organizzata per festeggiare il Giorno del Ringraziamento, il marito, l’attore Robert Wagner, che in quegli anni stava vivendo una rinnovata popolarità grazie alla serie televisiva “Cuore e batticuore”, e un’altra leggenda del Cinema, il premio Oscar Christopher Walken, coprotagonista di quella che sarebbe stata l’ultima pellicola interpretata da Natalie Wood, “Brainstorm – Generazione elettronica”.

Ad Hollywood si è sussurrato per molto tempo sul triangolo amoroso fra i tre attori: qualcuno infatti ha ipotizzato che la contemporanea presenza su quella barca di un marito tradito, della moglie e dell’amante di quest’ultima avesse scatenato furiose liti, culminate con lo strano annegamento della Wood.

L’indagine riaperta nel 2011

Una vicenda chiacchierata a lungo, nonostante le versioni di Walken e Wagner combaciassero perfettamente e portassero ad avvalorare la tesi di una caduta accidentale in mare di Natalie Wood, ubriaca e incapace di nuotare, rimasta sul ponte a bere mentre gli altri erano andati a dormire. Un “cold case” riapertosi improvvisamente nel 2011, dopo una nuova autopsia sui poveri resti dell’attrice, che ha messo in evidenza i segni di colluttazione.

Infatti secondo il medico che ha compiuto questo nuovo esame non è assolutamente da escludersi la possibilità che l’attrice fosse stata aggredita prima di finire in acqua e addirittura che avesse lottato per non essere spinta giù dall’imbarcazione. Ma la polizia di Los Angeles per molto tempo ha negato nuovi coinvolgimenti per le tre persone presenti sullo yacht (oltre agli attori, il capitano dell'imbarcazione, Dennis Davern). Almeno fino ad oggi: dopo 37 anni gli inquirenti hanno rotto il silenzio e, in una dichiarazione rilasciata alla Cbs, hanno rivelato che Robert Wagner, oggi 87enne, è sospettato per quello che avvenne nella notte fatale, anche grazie ad ulteriori nuovi elementi non meglio precisati.

Torna così prepotentemente l’ipotesi di un litigio dovuto alla gelosia, conclusosi tragicamente: la speranza è che la soluzione definitiva del giallo arrivi in tempi brevi e si lasci finalmente riposare in pace la protagonista di “Gioventù Bruciata”.