Nikolas Cruz, 19 anni, ex studente, è stato l'autore della strage nel Campus di un liceo della Florida, la Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, che ha causato la morte di 17 studenti e numerosi feriti. La strage è stata compiuta a soli 70 chilometri da Miami, pochi giorni fa. Si è trattato dell'ennesimo episodio di violenza a mano armata verificatosi in una scuola americana. Il giovane si è servito di un fucile semi-automatico Ar-15, prima di essere bloccato e catturato dalla polizia. Attualmente si trova in prigione, in attesa di processo.
L'accusa non esclude la pena di morte
Nikolas Cruz rischia la pena di morte, secondo l'accusa, che ha tutte le intenzioni di richiederla durante il processo, sostenuta dal procuratore dello stato, Michael Satz, il quale ha affermato che questo è proprio uno di quei reati per il quale è prevista l'esecuzione capitale. A salvare la vita dell'imputato, su cui pendono 17 capi di accusa, potrebbe sopraggiungere una sua dichiarazione di ammissione di colpa. Si resta, quindi, in attesa delle mosse del suo avvocato che propende proprio per questa ipotesi. La Cnn, intanto, ha rivelato che Nikolas avrebbe acquistato 10 fucili in questi ultimi mesi.
Il presidente Trump e la sua svolta
Prendendo atto di queste drammatiche vicende che spesso ricorrono nelle cronache dello Stato americano, il presidente Donald Trump potrebbe rivedere le sue intenzioni per quanto riguarda la liberalizzazione delle armi.
È evidente, ormai, che occorrano sistemi più sofisticati per il controllo dell'acquisto e dell'uso delle armi da fuoco, che con troppa facilità possono essere comprate dai cittadini statunitensi. In seguito alla strage di Parkland, per la prima volta il leader della Casa Bianca ha messo in discussione la sua posizione favorevole al libero acquisto di pistole e fucili, basata soprattutto sul suo stretto legame con la lobby della National Rifle Association (Nra), tra gli alleati più influenti di Trump durante la sua campagna elettorale.
A novembre 2016, Trump aveva parlato del secondo emendamento
Nel novembre del 2016, prima delle elezioni presidenziali, Trump aveva parlato del diritto di ogni cittadino americano di possedere un'arma, concetto chiaramente espresso dal secondo emendamento della Costituzione americana. Dopo quanto accaduto in Florida, e spinto dalle pressioni delle famiglie degli studenti, degli insegnanti e degli studenti stessi, il presidente Usa potrebbe rivedere le sue considerazioni.
Intanto Nikolas Cruz rischia la pena di morte, dopo aver strappato la vita con crudele ferocia a tanti ragazzi giovani, la cui sola colpa è stata unicamente quella di ritrovarsi sotto i colpi del responsabile della strage.