Il caso del molestatore seriale Larry Nassar ha destato scandalo in tutto il mondo. L’uomo, medico 54enne della squadra olimpica di ginnastica artistica, per decine di anni ha molestato centinaia di giovani sportive inviate da lui per le visite mediche. Durante una delle udienze del processo a suo carico è stato aggredito dal padre di alcune delle sue vittime.

Lo scoop dell’Indianapolis Star

Tutta la storia ha avuto origine da un’inchiesta giornalistica portata avanti da un piccolo gruppo di reporter dell’Indianapolis Star. I giornalisti hanno avviato l’inchiesta a partire da una segnalazione in merito ad una denuncia presentata nello stato della Georgia nei confronti di un’associazione sportiva, la Usa Gymnastics.

Nel giro di pochissimo tempo i reporter hanno accumulato oltre mille pagine di documentazione comprensivi di dati e informazioni da circa 23 stati. A quel punto la storia degli abusi sessuali è esplosa diventando uno scandalo nazionale. Il quotidiano è stato pubblicamente ringraziato dal viceprocuratore generale del Michigan che ha sottolineato che senza l’inchiesta di Indianapolis Star, Nessar si troverebbe ancora al suo posto a molestare i giovani atleti.

Il processo e la condanna esemplare

Il procedimento contro Nassar ha avuto un grande impatto mediatico, coinvolgendo oltre 160 atlete come testimoni. Quello che è emerso è un profilo criminale in grado di colpire senza ritegno in qualsiasi occasione utile.

Nassar colpiva in svariati luoghi dai suoi uffici alla Michigan State University finanche nella sua abitazione privata. Le sue vittime di abusi sono state in gran parte ragazze minorenni, in particolare ginnaste, ma anche nuotatrici, specialiste in atletica leggera e tuffatrici. Le aggressioni maturavano spesso con il pretesto di offrire alle vittime visite mediche ed esami diagnostici.

Il giudice Rosemarie Aquilina ha emesso un verdetto che ha condannato Larry Nassar ad una pena carceraria compresa tra i 40 e i 175 anni. Lo stesso magistrato ha rivolto parole dure a Nassar definendolo un “calcolatore, manipolatore, subdolo, spregevole”.

L'aggressione a Larry Nassar

Durante una delle ultime udienze in aula si è scatenato il putiferio.

Il 58enne Randall Margraves, padre di tre accusatrici, si è scagliato all’improvviso contro Nassar cercando di colpirlo ma è stato bloccato dagli agenti di polizia e dal legale dello stesso imputato, e tratto nella cella di detenzione. In seguito, una volta ristabilito l’ordine il giudice ha dichiarato che il comportamento di Margraves è stato intollerabile, ma da un certo punto di vista comprensibile visto il legame familiare con le vittime. Ad ogni modo ha informato l’uomo, riportato in aula, che quella sfuriata poteva costargli il carcere o una multa salata. A sua discolpa Randall si è scusato con la corte ed il giudice, affermando di aver perso il controllo dopo aver sentito le testimonianze delle figlie per la prima volta.

Lo stato alterato del genitore si era manifestato anche prima dell’aggressione quando aveva lanciato insulti volgari contro Nassar e chiesto al giudice di “lasciarlo solo per 5 minuti” in una stanza con l’imputato. La corte ha accettato le scuse dell’uomo e non ha emesso nessun provvedimento a suo carico.