Ancora una volta un’inchiesta svolta dalla procura di Napoli ha svelato un intreccio perverso tra politici, imprenditori e malaffare. Un terremoto giudiziale in piena campagna elettorale: tangenti versate in cambio di appalti sullo smaltimento dei rifiuti.

Ipotesi

L’ipotesi dei magistrati napoletani che hanno indagato tra gli altri per corruzione il consigliere della regione Campania ed il candidato alla camera con Fratelli d’Italia Luciano Passariello e Roberto de Luca, assessore al bilancio nel comune di Salerno, figlio del governatore della Campania.

I due filoni d'indagine:

  • il primo, riguarda la SMA, la società regionale che si occupa dei depuratori e dello stoccaggio dei fanghi.
  • L’altro, si concentra sulla montagna delle ecoballe che il governatore de Luca, all’inizio del suo mandato si era impegnato a smaltire.

Dopo le perquisizioni negli uffici della società, avvenuto lo scorso 15 febbraio 2018, le indagini si concentrano in particolare su un appalto già segnato che riguarda uno smaltimento di 500mila tonnellate di ecoballe. Sotto la lente dei magistrati i fanghi provenienti da 5 depositi di stoccaggio gestiti dalla SMA, gli inquirenti parlano di accordi correttivi e la tangente pattuita sarebbe stata in proporzione ai guadagni ottenuti dagli imprenditori.

Retroscena

Procedure che vanno avanti da anni, decine di camion al giorno fanno spola dentro e fuori la regione per portare l’immondizia, una pratica che passa attraverso mazzette e tangenti pagate per ottenere appalti nella gestione dei rifiuti. Tra accordi segreti e trattative nascoste che vengano a galla svelando un solo obiettivo: dobbiamo saziarci tutti..

Dopo l’inchiesta condotta da Fanpage, da parte di Nunzio Perrella, ex boss della Camorra che dopo aver scontato una pena di 21 anni ha raccontato i retroscena dell’impero dei rifiuti.

Vademecum

Dalle richieste dell’imprenditore si passa al politico di riferimento il segretario Luciano Passariello, consigliere regionale e candidato alla camera per Fratelli d’Italia, e all’amministratore della SMA Lorenzo di Domenico.

Roberto De Luca, indagato per corruzione dalla Procura di Napoli afferma di aver ricevuto attestati di stima e solidarietà, anche da tanti avversari politici, dopo le oscure vicende in cui è stato coinvolto. Sostiene di essere stato coinvolto in una messa in scena vergognosa e provocatoria e non essendo incline ad offrire alibi alcuno, né tantomeno pretesti per operazioni di aggressione politica si dimette dal suo mandato di assessore al Comune di Salerno.