Spari da un'auto in corsa che oltre a seminare panico hanno causato il ferimento di alcuni passanti, tra i quali anche due stranieri. Il malvivente dopo la sparatoria ha indossato la bandiera italiana e ha fatto un saluto fascista.

Ex candidato della Lega Nord spara all'impazzata

Il "soggetto" che ha terrorizzato numerosi cittadini è Luca Traini, un giovane di 28 anni originario delle Marche. Un viso conosciuto, in quanto nel 2017 era stato candidato alle elezioni amministrative con la Lega Nord, e compariva nei manifesti elettorali con Luigi Baldassari, candidato sindaco a Corridonia, per promuovere sia la nuova squadra sia il programma che prevedeva il controllo degli extra-comunitari.

Gesto folle causato dall'odio verso gli stranieri?

I colpi di pistola sono esplosi in via Spalato, via Cairoli e in via Velini, zone che in questi ultimi giorni hanno visto i carabinieri immersi nelle indagini riguardanti il caso di Pamela Mastropietro, ragazza diciottenne uccisa e poi sezionata presumibilmente da un ragazzo di origine nigeriana. Il Sindaco della città, dopo essere stato informato della sparatoria ha lanciato un messaggio a tutti i cittadini, "rimanete nelle vostre case". Luigi Traini guidava un Alfa Romeo 147 nera, e dopo aver sparato all'impazzata è sceso dalla macchina, ha indossato la bandiera tricolore e voltandosi verso il Monumento ha fatto il saluto fascista. Il ragazzo, è incensurato e quando sono arrivati i carabinieri non ha opposto resistenza, anzi, ammettendo le proprie responsabilità è entrato nell'auto dei carabinieri.

All'interno dell'Alfa Romeo sono stati trovati una pistola, una tuta mimetica e delle piume bianche. Cosa ha portato il giovane a commettere un tale atto non si sa, ma nelle ore che hanno preceduto il folle gesto di Luca Traini, alcuni post su facebook scritti dalla madre di Pamela Mastropietro, gridavano giustizia, sottolineando soprattutto il fatto che chi doveva pagare erano gli stranieri, "bastardi, la pagherete, per voi ci vuole la pena di morte".

I commenti dei vari lettori, soprattutto commenti razzisti, erano rivolti a tutti gli immigrati di colore, troppo liberi di girare e fare danni (sempre a detta degli autori dei post).

A Palazzo Chigi il Premier Paolo Gentiloni ed Emma Bonino sono in contatto con il Ministro Marco Minniti e il capo della Polizia Franco Gabrielli per seguire lo sviluppo della sparatoria e quindi il "motivo" che ha portato il giovane ex candidato Luca Traini ad agire in maniera "folle e violenta".