Recentemente, una ragazza di soli diciotto anni, Pamela Mastropietro, è stata brutalmente uccisa e il suo corpo è stato ritrovato nei pressi di una campagna di Pollenza, un paese situato nelle vicinanze di Macerata. Le indagini hanno portato all'arresto di un ragazzo nigeriano di ventinove anni, avente un permesso di soggiorno scaduto e già noto alle forze dell'ordine. Inoltre, lo stesso ragazzo arrestato, Innocent Oseghale, risulta essere uno spacciatore e tale aspetto ha fatto pensare inizialmente a un'omicidio maturato per questioni di droga.
Ma ora, stando a quanto sostengono diverse testate locali e nazionali, è emersa un'altra ipotesi assai più agghiacciante.
L'ipotesi del rito voodoo dietro il brutale assassinio della 18enne
Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul 'Giornale', una nuova e più inquietante ipotesi sta prendendo campo nelle indagini sulla tragica morte della 18enne Pamela Mastropietro. Stando sempre allo stesso articolo del 'Giornale', il quotidiano romano 'Il Tempo' ha rivelato che dietro al tragico fatto di Cronaca Nera possa esserci l'ombra di un rituale tribale e in modo specifico voodoo. L'elemento che fa propendere per la pista voodoo è, sempre secondo quanto scritto sul quotidiano, il fatto che il cadavere della ragazza è stato martorizzato, ciò prima che venisse fatto a pezzi.
La rabbia della madre di Pamela su Facebook: 'Spero che gli assassini soffrano sino alla morte'
Stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sull'Huffington Post, la madre di Pamela Mastropietro ha espresso tutto il suo sdegno e la sua rabbia in un post scritto su Facebook. Sul social la donna si è augurata che gli assassini della figlia soffrano lentamente per tutto il male che hanno fatto alla figlia.
Inoltre, la stessa donna si è augurata che tale sofferenza gli possa portare sino alla morte. Oltre a ciò, la madre di Pamela, Alessandra Verni, si è anche augurata che venga fatta al più presto giustizia. Stando sempre all'articolo dell'Huffington Post, Alessandra Verni si è recata in precedenza nell'obitorio di Macerata al fine di accertare il riconoscimento ufficiale del corpo della figlia 18enne.
Indubbiamente c'è da dire che si è trattato di un caso gravissimo di cronaca nera e c'è da augurarsi che tutti i responsabili della morte della giovane ragazza, a partire da Innocente Oseghale, paghino per ciò che hanno fatto.