Ennesimo caso di violenza sulle donne. I magistrati del tribunale di Rimini hanno rinviato a giudizio due 25 enni di origine albanese per violenza sessuale di gruppo. I due giovani sono stati accusati di avere stuprato a turno una ragazza riminese di 20 anni, minacciandola di mettere in internet alcuni filmini espliciti della giovane intenta a compiere atti sessuali con uno dei due. Il processo a carico dei due imputati si è aperto ieri mattina, presso la corte del tribunale della città Emiliana. I due presunti colpevoli difesi dall'avvocato Giovanni Ollà si sono dichiarati innocenti, pronti a dare la loro versione dei fatti.

L'incontro e lo stupro

La violenza carnale ai danni della vittima è avvenuta nel febbraio 2014. La giovane donna riminese aveva conosciuto uno dei due presunti stupratori su un sito di incontri. Dopo avere passato un po' di tempo a chattare tra di loro, i due ventenni avevano deciso di darsi un appuntamento. In seguito ad una breve conoscenza avevano deciso di fidanzarsi. Quasi da subito il grande amore, secondo il racconto della 20 enne si era trasformato in un incubo. Il giovane albanese aveva cominciato a pretendere da lei foto spinte, sempre più frequentemente e così molto a malincuore la ragazza aveva deciso di mettere fine alla loro storia d'amore. Il 25 enne però le piaceva ancora e quando lui aveva insistito per rivederla un ultima volta, lei aveva accettato ingenuamente.

L'uomo dell'est europeo però si era presentato all'appuntamento, quella sera di febbraio assieme ad un suo amico, che a detta del ragazzo non avrebbe dato alcun disturbo. Dopo un breve tragitto l'auto con a bordo i tre più che ventenni si era fermata in sosta in un parcheggio alla periferia della città. Molto riservatamente l'amico dell'ex fidanzato della vittima era sceso dalla vettura, permettendo ai due giovani di consumare l'ultimo rapporto sessuale tra di loro.

All'improvviso però il giovane che inizialmente si era fatto da parte è rimontato sull'auto pretendendo anche lui di avere rapporti carnali con la donna. A turno avevano stuprato la giovane donna e poi l'avevano anche filmata con il telefonino, e lei non aveva potuto fare altro che soccombere a tanta efferatezza. Qualche tempo dopo la violenza sessuale l'albanese aveva ricontattato la sue ex fiamma, cercando di convincerla ad avere altri rapporti sessuali con lui, ricattandola di mettere in rete le immagini a luci rosse che lui stesso aveva filmato in quella circostanza.

La denuncia

Caduta in una profonda frustrazione e in preda alla disperazione la ragazza ha sporto regolare querela nei confronti dell'albanese e il suo amico. I due uomini dell'est europeo sono stati arrestati e finiti sotto processo con l'accusa di violenza sessuale di gruppo e interferenza illecita nella vita privata, rischiando di finire in carcere per molto tempo.