Una vicenda ancora da chiarire. La Procura della Repubblica di Sciacca, ridente cittadina in provincia di Agrigento famosa in tutta Italia per le manifestazioni che si celebrano in occasione del carnevale, ha aperto un' indagine a carico di ignoti per individuare gli autori della strage di cani, uccisi con il veleno in questa ultima settimana. Le salme delle povere bestiole, circa una trentina, sono state rinvenute infatti a ridosso della periferia del piccolo centro, nei pressi di un agglomerato industriale in disuso. I cani sono stati assassinati con un potente insetticida mischiato con del cibo.

Le iniziative della Procura

Il sostituto procuratore della Repubblica Michele Marrone, ha riferito ai media che la procura ha smobilitato un ingente numero di uomini e mezzi, per assicurare al più presto alla giustizia, l'autore o gli autori materiali del crimine. Il togato non si è sbilanciato, ma ha fatto sapere che riguardo al problema le autorità hanno posto la massima attenzione sull'accaduto.

Le indagini

I Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno già iniziato ad esaminare le immagini estrapolate da due sistemi di videosorveglianza posizionati in località Muciare, a ridosso della zona dove sono stati rinvenuti i corpi dei randagi ormai senza vita. Nelle immagini potrebbero esserci indizi utili per individuare gli avvelenatori.

I militari dell'Arma hanno cominciato anche ad interrogare alcuni testimoni tra i lavoratori delle due aziende che si trovano nelle vicinanze al ritrovamento. Gli investigatori non hanno escluso nessun elemento che possa aiutare a chiarire una vicenda, che ha creato molti problemi alla comunità istituzionale del paese.

Le polemiche anche sui social network

La polemica sul caso è finita anche sui social network più famosi, molte persone hanno criticato aspramente la strage dei cani a Sciacca, intervenendo con commenti forti e duri nei confronti delle istituzioni della cittadina. Additando il paesino come una comunità farraginosa che non riesce ad arginare il problema del randagismo.

Anche Salvatore Cocina, dirigente della Regione Sicilia in un post pubblicato sabato sul suo profilo personale, si è scagliato duramente contro i rappresentanti del comune del paese, evidenziando che per risolvere il problema occorrono seri interventi organici non solo locali. Nel frattempo anche gli ambientalisti criticando duramente la strage dei poveri animali hanno promosso una manifestazione prevista per il 25 febbraio prossimo, in difesa dei diritti dei cani, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica cittadina.

Le iniziative del comune

Il comune di Sciacca severamente ammonito per non avere garantito prima l'incolumità dei randagi, ha intensificato l'attività del servizio di accalappiacani.

Ha ripulito e bonificato la zona del ritrovamento delle carcasse, e rimosso gli animali morti. Tra sabato e domenica sono stati catturati 10 esemplari, che sono stati trasferiti nel rifugio per animali abbandonati di Santa Margherita del Belice.