E' stato accompagnato nei luoghi d'origine, precisamente a Casablanca, un cittadino marocchino, ventisettenne, già detenuto a Reggio Emilia. E' stato espulso, ieri, dall'Italia per motivi inerenti alla sicurezza dello Stato. L'uomo era stato segnalato dal Dap dopo che aveva detto a chiare lettere, al personale impegnato nella vigilanza, di essere pronto a combattere se gli fosse stata negata in qualche modo la possibilità di pregare. Parole pronunciate durante una conversazione relativa ai più recenti attentati di chiara matrice terroristica. Così, dopo la scarcerazione, il protagonista della vicenda è partito con un volo decollato da Malpensa e diretto in Marocco.

La ventiduesima volta dall'inizio del 2018

Si tratta dell'espulsione numero 22 dall'inizio dell'anno. Continua a cresce il dato che si riferisce alle espulsioni dal primo gennaio del 2015: 258 provvedimenti riguardanti persone vicine ad ambienti caratterizzati da estremismo di natura religiosa o in qualche maniera gravitanti attorno agli stessi. Prosegue, intanto, l'attività del ministero dell'Interno, in sinergia con le forze dell'ordine, sul fronte della sicurezza nel territorio nazionale. Lunedì scorso era stato accompagnato a casa un cittadino tunisino, che era stato segnalato come legato all'autoproclamato stato islamico.