Continua a salire il numero delle vittime causate dal devastante terremoto di magnitudo 6.4 che, il 6 febbraio 2018, ha colpito l'isola di Taiwan. Il sisma, che secondo il centro di calcolo EMSC avrebbe avuto il suo epicentro in mare, a soli 24 chilometri di distanza rispetto alla città portuale e turistica di Hualien, ha provocato ingenti danni a strutture e infrastrutture, facendo crollare edifici pubblici e privati, strutture alberghiere, danneggiando ponti, strade e autostrade.

Dati su vittime, feriti, dispersi e sfollati

Vi sarebbero almeno 10 morti, secondo un nuovo bilancio ufficiale aggiornato stamani alle 8,00.

Purtroppo, però, va aggiunto che il numero delle vittime potrebbe aumentare, dato che, secondo il Centro Operativo di Emergenza di Taiwan, vi sarebbero ancora 80 dispersi. Questo aggiornamento risale alle 9,15 di questa mattina, quando invece, nella giornata di ieri, i dispersi ufficiali erano 63. Un altro numero del tutto provvisorio sembra essere quello degli sfollati, saliti a 800, alloggiati, per la maggior parte, nello stadio della città di Hualien. Mentre altri si sono rifugiati in una scuola, dopo aver perso la propria abitazione. Ancora adesso, 40 mila abitazioni rimangono senza acqua e l'emergenza è tutt'altro che passata. 240 feriti sono stati portati in ospedale con lesioni anche di media gravità.

Soccorsi e sopravvissuti

Sale a 198, invece, il numero delle persone estratte vive dalle macerie, grazie all'intervento di 600 uomini della polizia e 1300 militari. Grande la mole di lavoro dei vigili del fuoco e di tutte le squadre di soccorso e transennamento che hanno circondato gli edifici pericolanti della città. Ora è una corsa contro il tempo, dopo ormai più di due giorni, per localizzare e salvare le persone che ancora mancano all'appello e che sono sepolte sotto le macerie ormai da due giorni.

Sciame sismico infinito

Una sequenza sismica cominciata domenica scorsa, il 4 febbraio 2018, con una scossa di magnitudo 5.2 della scala Richter, che ha dato il via ad una escalation tremenda fino al Terremoto di martedì sera, di magnitudo 6.4, quando sull'isola di Taiwan erano le 23,50. Purtroppo, lo sciame sembra non essersi attenuato.

Infatti, ieri, alle 16,21 (ora italiana) una violenta scossa di assestamento di magnitudo 5.7, la più forte finora, ha scossa nuovamente la stessa area. Il direttore del CWB Sismological Center, Chen Kuo-Chang, non esclude la possibilità che il terremoto di martedì possa essere un sisma premonitore di una scossa più grande, anche se ribadisce che questa ipotesi sia molto poco probabile.