Ivan Autobello era un giovane di 32 anni, il quale si era arruolato volontario nell’esercito. Il giovane è stato mandato molte volte in missione all’estero in zone in cui era stato esploso l’uranio impoverito. Purtroppo Ivan si è ammalato ed è morto, lasciando nel dolore più atroce i suoi genitori e la sua ragazza.

Ivan era andato in missione all'estero per pagare il mutuo

Al rientro da una missione all’estero nove mesi fa a Ivan è stato diagnosticato un cancro che se lo è mangiato in meno di un anno. La notizia è stata data da Domenico Leggiero, coordinatore dell’Osservatorio militare, il quale ha raccontato che ha incontrato Ivan Autobello all’inizio della sua malattia e ha spiegato che erano rimasti d’accordo che si sarebbero rivisti non appena le sue condizioni di salute sarebbero migliorate per cominciare l’iter per il riconoscimento della causa di servizio.

Leggiero ha sottolineato il fatto che Ivan era andato all’estero perché aveva un mutuo da pagare e ha affermato che i militari sottopagati nell’esplicazione del loro servizio ordinario sono sempre pronti ad andare volontari nelle missioni all’estero attratti dalla possibilità di guadagnare uno stipendio maggiore del solito.

Leggiero ha continuato il suo ragionamento e ha affermato che lo Stato maggiore della Difesa resta in silenzio di fronte alla tragedia di molti militari morti per avere fatto il proprio dovere di soldati e ha ricordato che la commissione Parlamentare d’inchiesta sull’argomento ha riconosciuto che essi non sono tutelati. In particolare, la relazione della Commissione ha rilevato “criticità sconvolgenti” per i militari italiani in missione all’estero.

La relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito rileva "sconvolgenti criticità" per i militari "in Italia e nelle missioni all'estero e ha messo in risalto che gli esperti che l’organismo ha contattato hanno riconosciuto il nesso tra uranio impoverito e tumori. In particolare, essi hanno stabilito che esso è capace di generare nanoparticelle e micropolveri capaci di provocare i tumori che hanno colpito i soldati che hanno operato in zone in cui erano stati esplosi numerosi proiettili all’uranio.

Il coordinatore dell’osservatorio militare ha concluso il suo ragionamento affermando che il tema dei morti per uranio impoverito è una triste realtà che la politica non vuole vedere.

Il dolore degli amici su Facebook

Sulla bacheca facebook gli amici di Ivan hanno espresso tutto il loro sgomento e dolore dopo avere saputo la notizia.

Dani ha scritto si essere sconvolto perché ha saputo che non ci sarà più un’altra occasione per incontrarsi con l’amico di una vita, il quale è venuto a mancare in modo inaspettato; Fabrizio ha scritto che il ragazzo scomparso resterà nei cuori di chi lo ha conosciuto e si è augurato che il suo pensiero possa accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. Molti amici hanno postato le foto che li ritraggono con Ivan e hanno testimoniato, in questo modo, il loro affetto per l’amico prematuramente scomparso.