La vera paura di essere nella mani di un assassino e di poter morire da un momento all'altro, poi la lucidità di scrivere su Twitter le proprie sensazioni per trovare un antidoto al terrore del momento e per cercare un aiuto. "Sono bloccato nella scuola e ho paura": con queste poche parole uno studente ha gridato al mondo la terrificante situazione in cui si trovava.
Il fatto
Il fatto è, ormai, tristemente noto poiché è cronaca degli ultimi giorni: in Florida un ragazzo di appena 19 anni (Nikolas Cruz) è entrato in una scuola superiore (Marjory Stoneman Douglas High School) sparando a raffica con un fucile ed uccidendo 17 persone (ferendone anche gravemente 14).
Un ragazzo normale all'apparenza ma con la passione malata per le armi (postava su tutti i social sue foto con in mano coltelli o pistole). L'Fbi aveva anche svolto indagini su di lui ma l'aveva ritenuto innocuo e non aveva, quindi, preso provvedimenti.
Il coraggio di un ragazzo, ostaggio della follia dell'assassino
All'interno di un massacro senza spiegazione alcuna, con il sottofondo di urla e spari, una matricola del liceo, Aidan Minoff, ha preso in mano il cellulare e, collegandosi con il proprio account Twitter, ha raccontato quanto stava vivendo, in diretta. Nel primo post, delle 8:59, scrive: "Mi trovo in una scuola dove stanno sparando proprio ora". Con una trasparenza surreale il ragazzo racconta un evento tanto insensato quanto brutale: la morte di ragazzi per mano di un loro coetaneo (l'assassino è, infatti, un ex studente della scuola).
Non solo parole, Aidan vuole testimoniare veramente tutto quanto sta succedendo con tanto di foto: dieci minuti dopo, infatti, quando ambulanze e genitori arrivano sul luogo del disastro il ragazzo posta una foto scattata sotto i banchi, foto in cui si vede il suo piede e quello di un'altra persona e commenta scrivendo che sta seguendo in diretta su internet quanto avviene a pochi metri da lui e si geolocalizza presso la scuola come a voler dimostrare che quella foto l'ha scattata lui e che proprio lui sta vivendo tutto questo!
La fine di un incubo
Un paio di ore dopo Aidan posta una foto in cui si evince che è finalmente fuori dalla scuola ed in salvo: i messaggi privati ed i commenti ai suoi post sono incalcolabili ma lui chiede solo di pregare per le vittime e per le loro famiglie. Dopo varie interviste con i principali canali mediatici statunitensi (CNN, CBS, MSNBC), Aidan si congeda in compagnia del fratello (probabilmente anche lui studente del liceo) con un tweet in cui chiede "un futuro migliore per gli studenti come me e voi. Buonanotte a tutti".