Una vita breve, intensa, difficile e tanto sofferta quella della piccola Amelia Wood. Una storia incredibile la sua. A soli cinque anni la bambina originaria di Manby in Inghilterra, era stata colpita da una leucemia e dopo tre anni di cure e tribolazioni era riuscita a guarire. Ma il suo tempo di permanenza sulla terra è stato brevissimo: due settimane fa, all'età di 11 anni è morta in circostanze assurde. E' stata colpita per strada da una ruota che improvvisamente si è staccata da un'auto e che l'ha investita mentre camminava. In rianimazione c'è stata appena qualche ora: non è sopravvissuta all'evento.
I suoi organi donati hanno salvato tre bambini.
Una storia che non si dimentica
"Pensavamo di aver vissuto già tutto il peggio che si possa vivere, quando Amelia si è ammalata di leucemia e che altro di altrettanto devastante non potesse esserci. Ignoravamo, invece, che il capitolo più tragico e doloroso della nostra vita dovesse ancora venire", ha raccontato ai giornali locali la mamma Hayley Hodson. La figlia che era scampata alla malattia contratta a soli 5 anni e che era riuscita a guarire dopo tre anni e a riprendere una vita normale, a distanza di pochi anni è rimasta uccisa in circostanze assurde. Si direbbe che il destino si sia accanito contro di lei con un agguato, l'ultimo.
Lo scorso 6 marzo, mentre camminava da sola a piedi prima delle otto del mattino per prendere l'autobus ed andare a scuola, Amelia è stata colpita da una ruota che si è staccata da una Land Rover che viaggiava in direzione opposta.
La bambina è stata subito soccorsa e trasportata con eliambulanza al Queen’s Medical Centre di Nottingham. Ma le lesioni riportate alla testa erano tali che i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. Sconvolta la conducente dell'auto, ha dichiarato che aveva comprato la macchina da poco. Sull'incidente è stata aperta un'indagine.
Donare gli organi, decisione condivisa
E' stata una mattinata terribile e sconvolgente quella del 6 marzo scorso per la famiglia Hodson-Wood. I dottori hanno fatto ai familiari le comunicazioni che nessun parente, men che mai un genitore, vorrebbe ricevere. Amelia era morta, ma c'era la possibilità di donare i suoi organi. La mamma ha raccontato che tutta la famiglia si è riunita in un corridoio d'ospedale e ha preso l'accorata decisione congiuntamente.
Anche se Amelia, vista la sua giovanissima età, non aveva mai espresso la sua volontà in merito, la mamma Hayley ha detto che l'avrebbe fatto per aiutare gli altri e che lei è orgogliosa di sua figlia. Con i suoi organi ha salvato tre persone.
Ora Hayley desidera che la sua storia sia di monito e sensibilizzi tutti: "Quello che è accaduto mostra quanto siano importanti le persone e le nostre responsabilità reciproche se possiamo aiutare altri a sopravvivere. È qualcosa di cui in ogni famiglia si dovrebbe parlare". Hayley aveva affrontato il tema con il suo compagno Craig, non di certo con i figli, tanto meno con Amelia che era già stata segnata dalla malattia ad appena cinque anni d'età. "Non abbiamo mai pensato a cosa sarebbe potuto accadere ai bambini".