Episodio di bullismo choc in una Scuola superiore di alessandria, in Piemonte. Alcuni studenti, tutti iscritti al primo anno, avrebbero legato, con dello scotch, un'insegnante, supplente, alla sedia e poi l'avrebbero preso a calci. Non contenti, avrebbero registrato tutto con i loro smartphone e postato la loro "bravata" su Instagram. L'episodio, riportato dal quotidiano La Stampa, sarebbe accaduto un mese fa all’istituto tecnico commerciale Leonardo Da Vinci, di via Trotti.

La professoressa - con alcuni problemi di deambulazione - è stata salvata da un allievo dell'istituto.

Lo studente, attirato dal baccano che arrivata dalla classe, una volta capito cosa stava accadendo ha avvertito un bidello ed è subito intervenuto liberando l'insegnante. Fortunatamente, la donna non ha riportato conseguenze, ma solo un forte spavento. A quanto pare, la professoressa non ha fatto denuncia dell'accaduto alle forze dell'ordine.

Il preside minimizza

Subito si è riunito un consiglio di istituto che ha deliberato di punire l'intera classe con una sospensione, con obbligo di frequenza, di un mese. Inoltre, gli studenti autori dell'episodio di bullismo dovranno svolgere dei "lavori socialmente utili". Ad esempio, durante l'intervallo dovranno svuotare tutti i cestini delle altri classi dell'istituto.

Molti insegnanti, solidali con la supplente, sostengono che i provvedimenti presi siano troppo leggeri.

Di tutt'altro parere Salvatore Ossino, il preside. Convinto, afferma, che la notizia riportata dal quotidiano torinese sia falsa. Non sono mai accaduti episodi di bullismo nella scuola, ripete. Poi spiega, minimizzando che alcuni studenti del primo anno hanno "solo" preso in giro la docente.

Nessuno è mai stato legato o preso a calci. Come riportato anche da alcuni quotidiani. In molti, però, come riportato dall'edizione torinese del Corriere, hanno visto le immagini (ora rimosse) postate dai bulli.

La parola allo psicoterapeuta

Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, spiega che quello che è accaduto ad Alessandria è l'ennesimo atto di violenza messo in atto dal branco con la complicità di "spettatori gaudenti" che riprendono la scena con i loro cellulari.

Si tratta, continua, "di un caso molto grave che ci fa comprendere che il limite, ormai, è stato oltrepassato. E, soprattutto, che gli adulti sono impotenti di fronte a tutto questo". Ne è testimonianza il provvedimento preso dal consiglio d'istituto: una punizione ridicola, che mette in ridicolo gli adulti stessi, ha concluso lo psicoterapeuta.