Una vicenda tragicomica che ha suscito stupore e polemiche in Romania e che, in queste ultime ore, ha varcato i confini della nazione balcanica. Nel 2016 Constantin Reliu, un uomo di 63 anni originario di Barlad (contea di Vaslui), è stato dichiarato morto dai tribunali rumeni, sebbene abbia vissuto in Turchia per due decenni. Ora, l'uomo ha perso la causa intentata per la revoca del provvedimento di morte presunta. Secondo i giudici Constantin ha esercitato presentato in ritardo il ricorso. Secondo quanto riferito dai media locali il sessantatreenne è stato dichiarato morto su richiesta della moglie che ne aveva perso i contatti dopo che Reliu si era trasferito in romania per motivi di lavoro.

Due anni fa la donna ha ottenuto il certificato di morte ma pochi mesi dopo le autorità turche hanno comunicato che l'uomo era vivo ed era stato espulso dal paese perché il suo visto non era più valido. Nei giorni scorsi il sessantatreenne si è presentato davanti ai giudici per avanzare l'insolita richiesta: 'Il mio nome è Constantin Reliu sono stato dichiarato morto ma in realtà sono ancora vivo'.

Il rumeno non ha i soldi per presentare appello

Poiché l'appello è stato pronunciato quasi due anni dopo la pronuncia della sentenza, il tribunale di Vaslui ha respinto la richiesta del rumeno in quanto inammissibile da un punto di vista procedurale. A questo punto a Constantin non resta la strada di presentare appello straordinario per richiedere la revisione della sentenza ma il sessantatreenne non ha i soldi per assumere un legale ed essendo stato dichiarato morto non può beneficiare di un difensore di ufficio: 'Sono disgustato da questa situazione che ha ulteriormente aggravato le mie problematiche economiche'.

Constantin Reliu ha raccontato di essere andato a lavorare in Turchia all'inizio degli anni '90: 'Nel 1999 ho visto per l'ultima volta la mia famiglia'. Una serie di incomprensioni con la moglie hanno spinto l'uomo a rompere definitivamente con i congiunti per trasferirsi definitivamente in Turchia, dove ha lavorato a lungo come chef.

Dopo l'espulsione ha scoperto di essere morto

A gennaio l'arresto da parte delle autorità turche che lo sorpreso con i documenti scaduti. Il sessantatreenne fu espulso e fatto rientrare immediatamente in Romania dove ha scoperto che risultava deceduto dal 31 dicembre 2003. 'Le autorità doganali mi hanno interrogato per sei ore finché non si sono resi conto che non si trattava di una bufala'. Una volta rientrato a casa Constantin Reliu ha scoperto che la moglie aveva chiesto la dichiarazione di morte per sposarsi con un uomo conosciuto in Italia.