Una bomba di mortaio usata come 'sex toy'. Il delirio di una coppia in camera da letto è stato pagato con il sacrificio di una donna di 30 anni, Yubitza Llerena morta dissanguata. Il tragico fatto è accaduto lo scorso quattro novembre, ma solo ora in Perù si è aperto il processo a carico dell'uomo. Secondo l'accusa, il gioco erotico sarebbe stato imposto alla donna dal marito Ruben Valera Cornejo, medico anestesista di 33 anni che deve rispondere di omicidio colposo e possesso illegale di armi.

Erotismo mortale

Una pratica erotica estrema in camera da letto è costata la vita alla giovane donna peruviana Yubitza Llerena.

Accusato di omicidio, il marito Ruben Valera Cornejo è comparso in un'aula giudiziaria peruviana chiamato a ricostruire cosa sia accaduto in una notte di follia culminata per l'accusa in un crimine. L'uomo si è giustificato dicendo di fare molta fatica a ricordare. Ha sostenuto che lui e la moglie la notte del tragico evento erano ubriachi, erano stati in un locale e avevano bevuto parecchie birre. Quindi di ricordare vagamente solo che all'arrivo a​ casa sono entrati nella stanza da letto e che sarebbe stata la moglie a chiedergli di usare qualche gioco sessuale. Non ricorda cosa sia accaduto poi, eccetto che si sarebbe addormentato.

In realtà, avrebbe praticato un gioco erotico inconsueto usando una bomba disinnescata che era tenuta in casa come oggetto 'ornamentale'.

L'indomani al risveglio, l'uomo toccando la moglie si sarebbe accorto che era fredda, quindi dopo averla girata avrebbe constatato che era in stato di incoscienza e in un bagno di sangue. Avrebbe cercato di praticarle un massaggio cardiaco e di rianimarla, senza esito. La corsa all'ospedale è stata inutile perché la donna era morta per una terribile emorragia.

Yubitza Llerena ha lasciato una figlia di 6 anni. La vicenda ha sconvolto l'intera città di Arequipa dove la coppia viveva.

Indagini

Gli inquirenti che hanno recuperato l'oggetto militare usato nel gioco mortale hanno riferito che è di circa 35 centimetri di lunghezza e largo sei centimetri. La bomba di mortaio è stata trovata in uno zaino che era nella camera da letto della coppia e conteneva anche altri oggetti erotici.

Il mortaio presentava evidenti tracce di sangue e di peli pubici. In casa oltre al sangue sul letto, nella stanza da letto e in bagno, gli inquirenti hanno trovato antidolorifici usati evidentemente per alleviare il dolore della donna. Per Washington Llerena, il padre della vittima che chiede sia fatta giustizia, si è trattato di un femminicidio in piena regola. Il genero avrebbe cambiato la versione dei fatti infangando la reputazione della figlia: in realtà l'avrebbe costretta a questa ed altre pratiche sadiche. Javier Arana, capo della polizia ha raccontato che la vittima presentava le parti intime devastate e l'autopsia ha confermato la morte per emorragia. I familiari della donna contestano che il marito, sia pure con il divieto di lasciare il paese, sia indagato a piede libero e non le abbia tolto la patria potestà sulla figlia per affidarla ai nonni materni.