Cosa si può fare per togliere ad uomo la capacità di relazionarsi con le proprie passioni, se non impedirgli la possibilità di praticarle? A questo avranno pensato i tre assalitori, quando hanno tentato di tagliare gli arti al triatleta sudafricano Mhlengi Gwala, o chissà a cosa, compiendo un gesto così crudele nei confronti di questo ragazzone di soli 27 anni?

Un attacco impensabile

L'atleta, amato da tutti coloro che lo seguono e lo apprezzano per le sue prestazioni sportive, lavora in una spiaggia di Durban come bagnino. Si trovava in prossimità dell'Università di KwaZulu-Natal e si stava allenando sulla sua bicicletta, quando è stato aggredito da tre uomini che, dopo averlo trascinato in una zona dove non ci fosse nessuno ad assistere allo scempio che avevano intenzione di compiere, lo hanno afferrato per le gambe e per il torace, mentre il terzo ha iniziato a segargli una gamba.

Non hanno rubato nulla

Gwala deve aver pensato che gli uomini volessero derubarlo. A nulla è valso offrir loro tutto quello che in quel momento poteva dare: la bicicletta, l'orologio, il cellulare. La sega doveva essere molto vecchia e Gwala, in quel momento di enorme dolore, non deve essersi neppure accorto che le lame della sega non riuscissero a scalfire l'osso. Soltanto per questo motivo gli assalitori sono passati all'altro arto, e anche qui hanno dovuto interrompere il loro atroce gesto. I bordi della sega erano smussati, e non in grado di tagliare un osso. Purtroppo sono riusciti a fuggire prima dell'arrivo della polizia.

Una operazione di nove ore

Mhlengi Gwala è stato immediatamente soccorso all'ospedale privato Inkosi Albert Luthuli a Durban, e lì ha subito una operazione di ben nove ore.

L'atleta è affaticato e sotto cura, e ha ricevuto anche dall'organizzazione Ironman South Africa, tramite la pagina Facebook, gli auguri per una pronta guarigione. Sul sito Web di BackABuddy è stato creato l'obiettivo di raccogliere fondi per sostenere le spese mediche e di riabilitazione a cui andrà incontro l'atleta, con l'invito ad essere generosi, affinché egli possa tornare a correre sulla sua bici.

La polizia cerca gli autori del folle gesto

Gwala si trova in terapia intensiva, fortunatamente salvo dopo un intervento riuscito perfettamente, e curato con farmaci in grado di gestire il suo dolore. Intanto la polizia sta cercando i tre uomini, che tutti sperano vengano messi nelle mani della giustizia al più presto.