L’esiliato russo Nikolai Glushkov è stato ritrovato senza vita all’interno della sua casa a Londra. Il suo cadavere è stato scoperto da parte di parenti e amici nel corso della sera di lunedì. Aveva compiuto 68 anni e per il momento non sono affatto chiare le cause del suo misterioso decesso. Egli aveva lavorato nel corso degli anni ’90 per l’Areoflot e successivamente per la compagnia di proprietà del magnate Boris Berezovsky, il quale fu collaboratore di Eltsin e venne ritrovato impiccato nel 2013. Inoltre, quest’ultimo nel 1999 venne considerato come un oppositore di Putin e si rifugiò in Inghilterra, mentre Glushkov decise di rimanere a Mosca, trascorrendo circa 5 anni in prigione per accuse di riciclaggio di denaro e frode.

Successivamente, egli decise di emigrare a Londra come rifugiato politico e oppositore del Presidente Putin. Secondo le fonti più accreditate come il The Guardian le cause del suo decesso risultano ancora ignote e in fase di accertamento. Tutto ciò ha sicuramente contribuito ad inasprire i rapporti già tesi tra Regno Unito e Russia dopo il recente caso di avvelenamento dell’ex spia Sergey Skripal e di sua figlia Yulia all’interno della piccola cittadina di Salisbury.

Le reazioni del Ministro degli Esteri Sergey Lavrov

Queste recenti e complesse vicissitudini hanno contribuito a creare uno stato di forte tensione tra Mosca e Londra nel corso degli ultimi giorni. Recentemente, il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha chiaramente dichiarato che la Russia è da considerarsi assolutamente innocente all’interno di queste vicende e completamente disposta a collaborare in merito al caso dell’avvelenamento di Skripal e di sua figlia.

Inoltre, ha ammesso che è possibile trovare un accordo tra le due parti solamente se il Regno Unito è disposto a rispettare i suoi obblighi internazionali. Successivamente, la premier britannica Theresa May ha spinto Mosca a dover dare delle spiegazioni definitive in merito a questo caso, altrimenti potrebbe portare avanti delle pesanti ritorsioni come per esempio la chiusura della sede di Russia Today nel Regno Unito.

Contemporaneamente, Lavrov ha risposto che in caso di chiusura di RT è disposto a bandire totalmente i media britannici all’interno della Russia. In seguito ha ammesso che il governo russo è riuscito finalmente a inviare una richiesta ufficiale per poter accedere al composto trovato per poterlo analizzare secondo i principi della Convenzione sulle armi chimiche.

Infine, per poter trovare finalmente una soluzione pacifica tra le due parti il Ministero degli Esteri russo ha deciso di convocare l’ambasciatore britannico a Mosca.

Le reazioni all'interno dell'Unione Europea

Lo scandalo derivato dall’avvelenamento di Sergey Skripal e di sua figlia Yulia ha anche scatenato una forte e significativa reazione da parte di Frans Timmermans, attuale vicepresidente della Commissione Europea. Egli ha ufficialmente dichiarato che l’utilizzo di gas nervino contro dei civili all’interno del territorio dell’Unione è considerabile qualcosa di gravissimo. Inoltre, ha aggiunto che questo complesso caso deve essere affrontato non solo dalla May ma da tutti i paesi membri della stessa Ue.

Successivamente, ha aggiunto che il Consiglio Europeo ha il dovere di esprimere la sua completa solidarietà nei confronti della popolazione e del governo britannico dopo queste recenti vicissitudini. Questo caso ha anche spinto la cancelliera della Germania Angela Merkel ad assumere una posizione molto forte nei confronti dell’accaduto. Infatti, ella ha dichiarato che è necessario prendere in esame questo recente episodio con lo scopo di poter valutare un’eventuale responsabilità da parte di Putin e del governo russo.