La gente che aspettava dalle sette del mattino di poter entrare e assistere al processo di Matteo Cagnoni il 24 marzo scorso, suggeriva quella che al botteghino attende l'inizio dello spettacolo ed il suo turno per varcare la porta d'ingresso. Tutti o quasi con il cellulare tra le mani per scattare immagini ed immortalare quel 'momento epocale': la presenza ad un evento mediatico ad alta risonanza.

L'uomo è accusato di aver ucciso la moglie

L'uomo è accusato di aver tolto la vita alla moglie, Giulia Ballestri, prendendola a bastonate, mentre i due si trovavano all'interno di una villa di famiglia di lei, disabitata, il 16 settembre del 2016.

Il rituale è stato il solito, la moglie voleva separarsi, il marito contrario, quello che oggi arriva ad accusarla di aver avuto più di un amante e di averla addirittura salvata, sposandola, da quell'ambiente di Ravenna di cocainomani, nel quale la vittima si sarebbe mossa fino al suo arrivo. La tattica è quella di infangarne la memoria, per salvare la sua faccia e la sua pelle, uscendo, se possibile, pulito da un processo che considera un enorme peso per se stesso.

Cagnoni si considera il nuovo Tortora

A febbraio del 2017 il Cagnoni aveva chiesto i domiciliari. Il pericolo, secondo lui, era quello di ammalarsi di tumore come già era successo in passato al povero Enzo Tortora, vittima della giustizia, al quale ha avuto il coraggio di paragonarsi.

Cagnoni infatti sostiene di non essere stato lui ad uccidere la moglie e lo ha fatto anche nell'ultima udienza, accampando risposte dubbie, ma decise all'incalzare delle domande del pm, affermando che lui non avrebbe mai potuto farlo, non essendo sul posto in quel momento.

Sempre impeccabile e buon attore

Ex dermatologo famoso per la sua attività, avvezzo alla partecipazione a conferenze a cui presenziava, il 24 marzo è arrivato a prendere il microfono in mano e a fare la sua arringa, vestito impeccabilmente come sempre, con le sue camicie inamidate ed il volto che non tradiva la minima emozione, con l'atteggiamento di chi racconta un se stesso che corrisponda a quello che vuole si creda egli sia.

La colpa della moglie sarebbe stata quella di aver scelto un altro compagno e di volersi rifare una vita lontano dal marito, motivo per il quale purtroppo, accade che alcune donne, come è successo a lei, vengano uccise e private della possibilità legittima di farlo, da uomini che non tollerano di essere messi da parte. I familiari e gli amici della moglie uccisa hanno offerto drammatiche testimonianze su quest'uomo, che aveva vessato la donna con minacce e che in aula, durante una precedente udienza, era arrivato ad insultare pesantemente la mamma di Giulia, con un volgare epiteto.

Personaggio che cura la sua immagine e calcola con freddezza la sua difesa, ha però ben poche carte a suo favore da giocare, benché continui a proclamarsi innocente. Dettaglio che fa accapponare la pelle: Giulia Ballestri fu trovata cadavere nella villa, con sopra la sua testa il quadro dal nome "Narciso".