"Mi dispiace, ho un tumore": con queste poche parole Enzo Panattaro ha spiegato il folle gesto di uccidere la mamma di 101 anni e di puntare poi, poco dopo la pistola anche contro se stesso. L'uomo e la mamma (Ernestina Malandrino) vivevano insieme in una casa in via Vajont a Rivoli, nella prima cintura periferica di Torino.

La sofferenza e il tragico epilogo

Erano le 8:30 di domenica 11 marzo quando il 77enne ha deciso di porre fine alla sua esistenza, portando con sé anche l'anziana madre. Prima di suicidarsi Enzo Panattaro ha sparato contro la mamma per poi denunciare l'accaduto telefonando al 112.

Quando i Carabinieri della Compagnia di Rivoli sono però arrivati sul posto a seguito della segnalazione dell'uomo, non c'era ormai più nulla da fare.

L'unica cosa che i Carabinieri hanno potuto fare è capire le ragioni del gesto leggendo una lettera che l'anziano aveva scritto prima di uccidersi, in cui spiegava di aver scoperto di avere un tumore al pancreas e di aver deciso di porre fine alla sua vita e a quella della mamma. Le ragioni dell'omicidio dell'anziana signora sarebbero da ricondurre a un timore di non potersi più occupare di lei a causa dell'incedere della malattia.

Il cugino dell'uomo, titolare di una ditta al piano terra dell'edificio in cui è avvenuta la tragedia è comprensibilmente sconvolto, racconta che lui e la sua famiglia non erano assolutamente a conoscenza della malattia dell'uomo.

L'uomo racconta ancora di aver saputo che il cugino era stato al pronto soccorso pochi giorni prima e forse è stato proprio in quest'occasione che è venuto a conoscenza della malattia.

Sul posto sono intervenuti i Carabieri di Rivoli e il pm Enzo Bucarelli che hanno rilevato la regolarità della detenzione dell'arma da parte dell'omicida-suicida.

Le salme di mamma e figlio sono state portate via dal medico legale che predisporrà gli ultimi accertamenti.

Un episodio simile è avvenuto anche solo pochi giorni fa a Torino

Solo pochi giorni fa anche a Torino (in via Coppino, zona Aurora) è accaduto un episodio simile. Un uomo di 90 anni ha, infatti, sparato alla storica compagna (di 88 annI) rivolgendo poi l'arma contro se stesso.

Il fatto, avvenuto nella mattinata di venerdì 9 marzo, sarebbe dettato anche in questo caso da una crescente insofferenza data dalla malattia. Pare che la donna soffrisse, infatti, di Alzheimer e si pensa che sia stato quindi questo a spingere l'uomo (ex partigiano e molto conosciuto nel quartiere) a compiere l'estremo gesto.