Due chili di marijuana pronta per essere spacciata. Trentatre grammi di cocaina (purissima), un'arma giocattolo alla quale però era stato rimosso il tappo rosso per renderla apparentemente vera e parecchi soldi in contanti che – secondo i Carabinieri – sarebbero frutto dello spaccio della droga. Questo è il frutto dell’operazione messa in piedi la scorsa mattina dai militari della Compagnia di Nuoro e dai colleghi della stazione di Orgosolo che hanno arrestato un 30enne di Orgosolo – volto conosciuto alle forze dell’ordine – per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Mentre altri due giovani, un altro trentenne e un minorenne sempre originari di Orgosolo, sono stati denunciati con la pesante accusa di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. La droga è stata sequestrata dai Carabinieri e anche il denaro trovato durante le perquisizioni: circa 600 euro in banconote di piccolo taglio di cui nessuno ha saputo spiegare la provenienza.

Un controllo di routine

I Carabinieri della Stazione di Orgosolo – come spesso accade – la scorsa mattina erano impegnati in un normale giro di controllo per le strade del paese. Quando hanno incrociato due giovani (un 30enne e un minorenne) che alla vista dell’auto di servizio – secondo quanto ricostruito dai militari – si sono dati palesemente alla fuga, cercando rifugio in una abitazione del paese barbaricino.

Il loro atteggiamento non è chiaramente passato inosservato ai Carabinieri, che si sono messi immediatamente sulle tracce dei due fuggitivi, che hanno tentato di bloccare la porta dell’abitazione, cercando di ostruire l’ingresso agli uomini dell’Arma. Ci sono stati attimi di tensione ma – dopo qualche attimo – i militari son riusciti a farsi aprire la porta dai due giovani e a quel punto è scattata la perquisizione all’interno dei locali che, poi si è scoperto, fossero nella disposizione di entrambi i ragazzi.

Droga e un’arma clandestina

La perquisizione effettuata dagli investigatori dei Carabinieri – come volevasi dimostrare – ha dato i suoi frutti. In una piccola nicchia, al cui interno c’erano i contatori della luce, i militari hanno infatti recuperato tre grossi sacchetti di plastica che contenevano (ciascuno) 500 grammi di marijuana.

In più – sempre nella stessa stanza - i Carabinieri hanno trovato altri tre involucri, questa volta da un etto l’uno, sempre contenenti marijuana. Per finire – da una stanza vicina – sono saltati fuori trentatre grammi di cocaina purissima, un bilancino di precisione e un'arma scacciacani a cui era stato rimosso il tappo rosso. La perquisizione è poi continuata nell’abitazione del minorenne dove è stato arrestato il fratello (30enne) per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: in pratica il fratello maggiore avrebbe tentato di bloccare la perquisizione dei Carabinieri, nei confronti del fratellino, che poi è stato trovato in possesso di 600 euro di cui non ha saputo giustificare la provenienza.