Antonietta Guargiulo ha aperto gli occhi. La 39enne originaria di Melito, Napoli, è la moglie di Luigi Capasso, il carabiniere 43enne che giusto una settimana fa a Cisterna di Latina le ha sparato con la pistola d'ordinanza per poi uccidere le figlie Martina e Alessia, e suicidarsi. La donna si è risvegliata dal coma farmacologico indotto. Ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Camillo di Roma, era arrivata lo scorso 28 febbraio in condizioni gravissime dopo essere stata raggiunta da tre proiettili, uno alla mandibola, l'altro alla spalla e il terzo all'addome.

Le sue condizioni lentamente migliorano, ma il decorso ospedaliero sarà lungo. E a preoccupare non è soltanto il suo stato fisico. Dovra affrontare un ben più arduo risveglio, il ritorno a una realtà agghiacciante. Dovrà scoprire che le figlie sono state uccise dall'uomo che aveva sposato 17 anni fa. Un traditore seriale che ha premeditato la strage non accettando d'essere lasciato.

Il peggio deve ancora arrivare

Antonietta si è svegliata. Gradualmente i medici che stanno facendo di tutto per curarla, hanno diminuito la sedazione profonda a cui era sottoposta dal 28 febbraio, per poi interromperla. Da quel maledetto mercoledì Antonietta è rimasta incosciente fino a queste ore quando ha riaperto gli occhi.

Nei giorni scorsi ha superato un intervento chirurgico maxillo facciale con un buon decorso post operatorio. I medici riferiscono che da sveglia risponde agli stimoli uditivi ma ancora non è in grado di respirare autonomamente, di muoversi né tantomeno di parlare a causa dell’imbavagliatura dovuta all’intervento alla mandibola per ricostruire la parte parzialmente distrutta dal colpo di pistola esploso dal marito.

Ha ferite all'addome, alla guancia e alla zona cervicale. Accanto a lei ci sono i familiari più stretti e l'amica del cuore Michela Cerrato. Anche se le condizioni vanno migliorando, ancora non sa che le sue amatissime figlie, Martina e Alessia non ci sono più ed è troppo presto per rivelarglielo. La struttura sanitaria del San Camillo ha messo a disposizione due psicologhe per gestire quel terribile momento in cui Antonietta forse chiederà delle sue figlie.

Bisognerà procedere con cautela estrema. Per il momento è da accertare cosa sappia di ciò che l'è accaduto quella mattina quando doveva andare a lavorare prestissimo allo stabilimento della Findus, e il marito l'ha attesa davanti al garage di via Collina dei Pini per spararle. Il fortissimo trauma subito potrebbe averle fatto azzerare qualsiasi ricordo di ciò che ha vissuto.

Il funerale delle bambine

Ovviamente lei non potrà essere presente al funerale delle sue bambine, le creature che amava più della sua vita e che voleva proteggere. Domenica scorsa c'è stata una fiaccolata a Cisterna per commemorarle. Le esequie saranno celebrate venerdì prossimo nella chiesa di San Valentino poco lontana dalla casa che è stato il teatro della tragedia e che 5 mesi fa l'appuntato killer aveva dovuto lasciare a causa di ripetute condotte violente.

In quella chiesa, Antonietta era catechista e partecipava attivamente a gruppi di preghiera. Gli stessi a cui aveva partecipato anche Capasso, che però la picchiava, aveva relazioni extraconiugali e in ultimo non aveva accettato l'esposto e la richiesta di separazione presentati da Antonietta. Non voleva perdere la moglie e le figlie considerate sua proprietà. E si è trasformato in folle giustiziere per vendicare l'onore' che riteneva perduto per colpa loro. I suoi funerali che si dovevano tenere a Napoli lo scorso due marzo sono stati annullati. Per scelta della famiglia, la salma è stata benedetta nel cimitero di Poggioreale.