Ognuno sembra avere una versione differente di ciò che stava accadendo in una scuola elementare nel bresciano, dove la "strega Romilda", all'anagrafe Ramona Parenzan, stava insegnando ai bambini, all'interno di un'attività proposta dalla scuola pratiche esoteriche. Dopo le accuse di "stregoneria all'interno di un istituto scolastico", la dirigente si difende con ipotesi di denuncia nei confronti di coloro che hanno ingiustamente accusato l'organizzazione.

Sta di fatto che il progetto riguardava la magia e le pratiche occulte, proposte ai bambini come un gioco.

E mentre la preside difende la "sua nave" il sindaco Simonetta Gabana fa altrettanto, e dichiara: "Il progetto era stato esaminato e approvato. C'è, specie in una parte di mondo cattolico, chi resta convinto della pericolosità di queste pratiche." Non è assolutamente di questo avviso Simone Pillon, neosenatore leghista: la sua dichiarazione in proposito è piuttosto forte: "sono arrivati a imporre la stregoneria, ovviamente all'insaputa dei genitori". E apre la "caccia alle streghe".

Ma cosa accade a Mocasina?

Al vaglio degli inquirenti, le segnalazioni che i alcuni genitori hanno presentato: l'accusa è rivolta alla scuola dove all'insaputa dei genitori si attuavano pratiche occulte, approfittandosi dell'ingenuità dei bambini.

I genitori dichiarano di non aver mai saputo di questo progetto scolastico che veniva svolto senza la loro approvazione. Le testimonianze avute fino ad ora sono inquietanti: bambini turbati dai "compiti a casa della strega", che prevedevano l'uso di amuleti magici da mettere sotto al cuscino. Più di un bambino ha riscontrato incubi, sangue dal naso e continui risvegli.

Ciò ha turbato profondamente le famiglie che si sono attivate.

Territorio delle streghe

Le leggende sulle streghe della Valcamonica, sono conosciute in tutto il mondo: una lotta particolarmente aspra nel corso dei millenni, teatro della Santa Inquizione, con grande numero di processi per stregoneria. Ultimo fatto accaduto alla fine dell'anno scorso a Roccafranca dove un enorme “666” venne inciso inciso nella sabbia di un campo di beach volley difronte ad un oratorio.

L'accaduto fece crescere il sospetto sulle sette sataniche già conosciute nella zona.

Da una parte, abbiamo chi parla di esagerazioni e di infondate accuse di "magia nera", dall'altra la lunga storia della Valcamonica, e i suoi oscuri messaggi, forse ancora attuali e praticati sul territorio.