E' stato ritrovato morto alessandro fiori, il 33enne di Soncino, nel cremonese, scomparso nel nulla alcuni giorni fa ad Istanbul, dove era appena giunto per concedersi una breve vacanza. Secondo l'agenzia Ansa il suo corpo sarebbe stato rinvenuto con il cranio fracassato nel quartiere del porto della capitale turca.

E' toccato al padre vivere l'esperienza atroce del riconoscimento del cadavere. Da alcuni giorni era in città, per seguire le ricerche del ragazzo. Alessandro era arrivato ad Istanbul da Malpensa lo scorso 12 marzo. Dal giorno successivo il padre, non riuscendo più a comunicare con lui, aveva lanciato un allarme alla Polizia, e si era recato immediatamente nella città del Bosforo per partecipare alle sue ricerche.

Di lui si era occupata in questi giorni anche la trasmissione della locale tv 'Muge Anli Ile Tatli Sert', che si occupa di cercare le persone scomparse, una specie di 'Chi l'ha visto?' che però non aveva portato alcun risultato tangibile per poter scoprire quale fine avesse fatto.

Un omicidio a scopo di rapina o hanno cercato di depistare?

C'è ancora un alone di mistero sulle cause e le dinamiche di questo probabile omicidio. I primi due giorni di permanenza il giovane, di professione manager per una importante multinazionale che si occupa di depurazione, li aveva trascorsi visitando la città, come testimoniato da alcuni filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza presenti. Non si sa ancora in quale momento sia potuto avvenire l'omicidio.

Il cadavere sarebbe stato segnalato da alcuni passanti in mattinata, ma sino a quando non sarà terminata l'autopsia non si potrà conoscere il momento esatto del suo decesso e quali possano essere state le cause.

In un cestino dei rifiuti posizionato nelle vicinanze dei poveri resti di Alessandro, sarebbero stati rinvenuti alcuni suoi effetti personali.

E' stato quindi possibile recuperare sia il suo telefono cellulare, che era scarico, che il suo portafoglio. Una pista possibile sulla sua tragica fine potrebbe arrivare dal suo Bancomat. Infatti, dai giorni della sua scomparsa sarebbero stati effettuati ben tre prelievi alla cassa automatica, prima che le autorità facessero bloccare il conto corrente.

Rimane il mistero, per adesso, di dove sia stato e con chi fosse in questo arco temporale che intercorre tra la sua scomparsa ed il ritrovamento del suo corpo. Sicuramente l'autopsia potrà iniziare ad indicare la strada che gli investigatori potranno iniziare a percorrere per poter fare maggior chiarezza sulla sua morte.