Domenica 18 Marzo, un SUV Xc90 Volvo, appartenente all'azienda di servizi di trasporto "Uber " ha causato la morte di Elaine Herzberg, 49 anni, investendola. È successo a Tempe, un sobborgo di Phoenix, in Arizona. La donna stava percorrendo un incrocio fuori dall'attraversamento pedonale spingendo una bici a mano; non c'è stata via di scampo: il driver umano non è riuscito a riprendere in tempo il controllo dell'automobile. Il centro urbano di Tempe era stato scelto per la sperimentazione di vetture self-driving; l'iniziativa è partita da San Francisco (coinvolgendo Pittsburgh, Toronto e Phoenix) nel Febbraio 2017, il primo incidente ha avuto luogo un solo mese dopo, si è trattato di uno scontro tra due auto, completamente distrutte, al contrario dei passeggeri a bordo, rimasti illesi.

Alla donna di Tempe, sfortunatamente, non è toccato lo stesso destino.

Stop ai test: sperimentazioni sospese fino a nuovo ordine

In un tweet, Dara Khosrowshahi, amministratore delegato di Uber, ha mostrato vicinanza alla famiglia della donna investita e ha dichiarato la sospensione dei test. Inoltre, Dara ha deciso di collaborare con le autorità competenti, polizia e National Transportation Safety Board (NTSB), al fine di fare chiarezza sulla dinamica dell'accaduto, indagando sul tester a bordo della vettura.

"Incidente inevitabile": la polizia locale trae le prime conclusioni

Secondo i recenti rilievi della polizia pare che la donna abbia attraversato di colpo, non lasciando alternative alla scienziata Rafaela Vasquez, alla guida dell'auto. La vettura viaggiava a 70 km orari, ciò che emerge dai dati della telemetria e delle videocamere dell'automobile è che la donna sia sbucata improvvisamente, come se avesse deciso di attraversare senza alcun preavviso.

Difatti, non vi è alcun segno (digitale) di frenata. Brutto colpo per la compagnia Uber (in collaborazione con Volvo), intenta a portare avanti il suo progetto di avanzata tecnologica. Il tentativo di evoluzione (rivelatosi fallace) è costato la vita alla donna di Tempe, dunque l'unica soluzione pare essere la sospensione momentanea di tutte le sperimentazioni, onde evitare ulteriori incidenti.

A fine Novembre, Uber ha siglato un accordo con Volvo, con lo scopo di produrre 24mila Suv Xc90, atti alla preparazione di una flotta di vetture prive di pilota umano. L'intenzione di Uber è quella di acquistare le automobili tra il 2019 e il 2021. L'idea pare valida ma ancora embrionale ed immatura, considerando il recente episodio.

Volvo, pur essendo tra i maggiori promotori dell'autonoumous driving, preferisce rimanere cauta sulla progettazione di auto che si guidano da sole. Alla luce dell'ultimo incidente, dunque, l'idea di lanciare sul mercato SUV privi di guidatore sembra allontanarsi sempre più.