Il 28 febbraio di quest'anno è stato il giorno che ha rivoluzionato la vita della famiglia Capasso. Luigi, appuntato dei carabinieri a Velletri, ha ucciso con la sua pistola di ordinanza le due figliolette e tentato di togliere la vita anche alla moglie. Lei, che lo aveva perdonato tante volte per le violenze ed i tradimenti, alla fine non ce l'aveva fatta più. Dopo l'ultima lite lo aveva cacciato di casa, aveva cambiato serratura alla porta, a tutti diceva di avere paura di lui.

Lui l'aspettava nel garage

Mentre la donna stava recandosi al lavoro ed era scesa in garage, lui, che l'aspettava in quel luogo dove lei non avrebbe mai pensato di trovarselo davanti, le ha sparato alla scapola, alla mandibola e all'addome; le ha rubato le chiavi di casa ed è salito, freddando con la sua pistola le figlie.

Il tutto mentre i carabinieri, avvisati da una vicina, cercavano di farlo ragionare dal balcone accanto al suo. Ma invano, tant'è che Capasso dopo tre quarti d'ora di trattative andate a vuoto, ha ucciso le bambine, togliendosi poi a sua volta la vita.

La sola sopravvissuta

La sola ad essere sopravvissuta a questa strage annunciata (la moglie aveva denunciato più volte alle forze dell'ordine la pericolosità del marito), dopo una lunga degenza in ospedale, un risveglio dal coma ed una gran forza nell'affrontare la ripresa dopo il lutto subito, è tornata a casa il 21 marzo. La donna è stata portata in un luogo sconosciuto, forse per evitarle contatti con i media, e darle modo di recuperare quella poca pace che le permetta di affrontare questo momento così doloroso.

Parole consolatorie

Antonietta Gargiulo si è rivolta con affetto a tutti coloro che hanno pregato per lei e che hanno ricordato con amore anche le sue bimbe, affidando le sue parole ad un messaggio audio, trasmesso dalla comunità religiosa a cui appartiene: 'Ciao a tutti cari fratelli, sono Antonietta Gargiulo e oggi voglio ringraziare ognuno di voi per le preghiere e per l'amore'.

Il messaggio di fede continua con il perdono e la mancanza di odio e rancore della donna che ha perdonato il gesto del marito, come del resto già aveva fatto la sua famiglia prima di lei, dichiarando che in questo modo non è il male a trionfare, ma l'amore di Dio, a cui Antonietta è grata in ogni momento. Si considera in pace e questo fa di lei una persona degna di un gran coraggio e di speranza, dopo l'atroce destino che la vita le ha riservato.