Benzina e acqua sul fuoco, smentite, ritrattazioni e conferme: il botta e risposta internazionale sulla situazione siriana, tra mosse militari e Social Network.

Macron: la prova dell'uso di armi chimiche

In diretta su TF1 il presidente francese Macron ha dichiarato di avere la prova che in Siria sono state utilizzate armi chimiche ad opera del regime!

Egli chiarisce che la Francia ha la netta volontà di eliminare ogni possibilità di utilizzo di armi chimiche al regime della Siria, in modo da eliminare totalmente la minaccia del ripetersi di situazioni atroci per l'umanità, come quelle viste nei giorni scorsi in Siria, tra bambini e donne morte.

Infine, risponde vagamente sulla possibilità di attacchi da parte della sua nazione, e sui tempi. Sul fronte britannico tutt'altro approccio.

L'attacco britannico potrebbe avvenire giovedì notte

È la testata giornalistica "Day Telegraph" a riportare le parole dalla numero uno del Regno Unito Theresa May, che ha emanato l'ordine di portare i sottomarini britannici alla distanza di operatività missilistica. Ciò sembrerebbe una firma per un attacco imminente. Convocata una riunione del governo. Il Day Telegraph ricorda che non è stato ancora definitivamente deciso un intervento armato in Siria, ma che in terra britannica ci si sta muovendo per trovarsi pronti a farlo.

Dagli Stati Uniti

Frena, ma non troppo, Donald Trump, utilizzando il suo canale preferito di comunicazione: il Social Twitter.

Con un post smorza l'eccessiva tensione negando di aver confermato un imminente attacco, ma allo stesso tempo non ne esclude la possibilità. Continua poi, rivendicando il lavoro fatto dalle forze armate USA in Siria per liberarla dall'Isis, e si chiede dove sia il loro "Grazie America", quasi ad accusare ingratitudine. Un vero e proprio sberleffo in stile Trump al mondo intero, che si trova con una "spada di Damocle" sul collo e sospeso tra minaccia di guerra e "vittimismo" per un "grazie" non ricevuto!

Viene da pensare se non sia una messa in scena dei "piani alti" per interessi a noi ("comuni mortali") sconosciuti che vadano molto al di là della difesa della democrazia e dei diritti umani.

Dalla Russia

Dalla terra degli Zar si annuncia che l'esercito siriano ha conquistato interamente Douma che era nelle mani degli Jaysh al-Islam.

Un capo russo per la conciliazione in guerra, Yevtushenko, riporta il fatto come "evento storico per la Siria".

Germania: la nuova 'Svizzera'

La premier tedesca Angela Merkel, durante una conferenza stampa in coppia col premier della Danimarca, dichiara di tirarsi fuori completamente dalla possibilità della scesa in campo armata della Germania nella situazione siriana. E il mondo ansima.