Inadeguato, scottante o semplicemente scomodo? Comunque reale e con pochi confini. L'omofobia, sebbene qualcuno si ostini a considerarla come inesistente o poco rilevante, è un problema della società moderna ed attraversa diversi campi. Come tutte le altre questioni che rappresentano una piaga sociale va discussa, dibattuta e combattuta. Le generazioni più giovani vanno educate al contrasto di un becero limite mentale, perché tale è l'omofobia: una schermatura a 360 gradi nei confronti di chi, semplicemente, ha abitudini sessuali diverse da ciò che millenni di oscurantismo ci hanno imposto come normalità.

Accade però che un dirigente scolastico di un istituto superiore ritenga che un tale argomento possa essere poco consono a giovani menti come quelle dei suoi studenti. Non si spiega altrimenti quanto accaduto a Valderice, in provincia di Trapani.

L'appuntamento annullato

Il giornalista e scrittore Maurizio Macaluso avrebbe dovuto incontrare il 9 maggio prossimo, nei locali del Molino Excelsior di Valderice (TP), gli studenti dell'Istituto Tecnico Turistico 'Sciascia e Bufalino'. L'evento, organizzato dalla Pro Loco di Valderice, prevedeva inoltre la presenza della giornalista Ornella Fulco e della psicoterapeuta Fabrizia Sala. Il tema dell'appuntamento con gli studenti era, per l'appunto, quello dell'omofobia sul quale è incentrato 'Di domenica', l'ultimo lavoro di Macaluso edito da 'L'Erudita'.

Non è la prima volta che lo scrittore, cronista di grande esperienza (ex collaboratore per la cronaca nera e giudiziaria de 'La Sicilia' e il 'Giornale di Sicilia', ndr) tocca temi di una certa gravità sociale. Nel suo esordio letterario, con 'L'uomo che amava i bambini', aveva narrato una storia di pedofilia. 'Di domenica' parla di un fenomeno che, nonostante le recenti conquiste normative, è ancora profondamente radicato nel sentire e nell'agire sociale.

I casi di discriminazione che, sovente, sfociano in tragedie, sono purtroppo una drammatica attualità. Motivo per cui la società non può continuare a voltarsi dall'altra parte.

Macaluso: 'Persa un'occasione di formazione e dibattito'

L'incontro con gli studenti, come già detto, non si svolgerà ed il primo a restare profondamente deluso è l'autore del libro che ha espresso il suo pensiero tramite il suo account Facebook.

"Ho appreso che il dirigente scolastico non ritiene che questo argomento possa essere proposto alla riflessione degli studenti", scrive Macaluso che si dichiara decisamente "sorpreso". La formula con la quale il tema sarebbe stato proposto ai ragazzi era piuttosto semplice. Insegnanti e studenti avrebbero dovuto leggere brani e passaggi del libro ed esprimere in maniera assolutamente libera la propria opinione. "Ciascuno sarebbe stato parte attiva di un processo educativo - puntualizza l'autore - ma forse il dirigente scolastico non ha compreso che l'omofobia, non l'omosessualità, è un problema molto serio". Macaluso elenca alcuni episodi di cronaca nera accaduti nell'ultimo anno in Italia. "Il 5 aprile a Roma, un ragazzo omosessuale di 20 anni è stato selvaggiamente pestato, nelle scorse settimane Andrew Leach, un ragazzino di 12 anni, si è tolto la vita a causa dei continui insulti omofobi subiti a Scuola. La scuola non è estranea a questo problema e, pertanto, ritengo abbia il dovere di fornire ai ragazzi gli strumenti per combattere questo fenomeno".

Solo nell'ultimo anno, i casi eclatanti di omofobia in Italia sono stati ben 196. "Non aiuta certamente mettere la testa sotto la sabbia e fingere che certe storie non esistano - ha concluso lo scrittore trapanese - e non è accettabile questo atteggiamento da parte di chi, per ruolo istituzionale, è chiamato ad aprire le menti dei giovani".