Gli sbarchi nel nostro Paese sono diminuiti ma l'allarme terrorismo non cala, il pericolo che tra i migranti si possano nascondere terroristi è ancora molto alto. Proprio ieri sono state arrestate tredici persone responsabili a vario titolo di contrabbando e traffico di esseri umani. La Guardia di Finanza ha fatto luce su una rete di scafisti che, grazie a dei motoscafi potenti, traghettava migranti in Sicilia. Questi gommoni super veloci permettevano di raggiungere le coste di Trapani in appena 4 ore partendo da Nabeul, Tunisia. Ogni viaggio costava dai 3 ai 5 mila euro a persona, nel motoscafo inoltre venivano nascoste anche sigarette di contrabbando per il mercato siciliano.
Guerrigliero arrivato dalla Libia
In uno di questi viaggi della fortuna verso l'Italia si trovava anche un guerrigliero libico, un 24enne libico con un passato nell'esercito. Il ragazzo, ospite di un centro migranti a Napoli, voleva farsi dare dei medicinali dalla medicheria del centro pur non avendo la ricetta, ovvero senza la prescrizione di un medico. Al rifiuto del personale medico il ragazzo ha dato in escandescenze, ha dapprima distrutto la stanza dove si trovava e poi ha anche aggredito dei poliziotti che erano intervenuti per evitare che il tutto degenerasse. L'uomo ha un passato da militare in libia, poi da guerrigliero per poi scappare in Italia. Il suo porto d'attracco fu Lampedusa, successivamente fu trasferito a Napoli dove è rimasto fino ad ora come richiedente asilo.
Il 24enne è stato preso in custodia dalle forze dell'ordine e a breve sarà processato per direttissima, l'arresto è stato portato a termine dagli agenti di polizia del commissariato di Vicaria-Mercato. Le accuse a carico del libico sono resistenza e lesioni a pubblico ufficiale oltre che a danneggiamento. La polizia è intervenuta dopo che qualcuno del centro ha chiamato il 113 per avvertire di quanto stava accadendo, specialmente a seguito dell'aggressione al responsabile dell'associazione migranti dove l'uomo era ospitato.
La furia del migrante
Quando le forze dell'ordine sono giunte sul posto si sono trovate di fronte a un uomo decisamente alterato che ha cominciato a lanciare contro gli agenti ogni tipo di suppellettile, arrivando a ferirne due. L'uomo alla fine è stato immobilizzando con grande fatica, ammanettato e portato in commissariato. In attesa del processo è detenuto presso una delle celle di sicurezza della Questura.